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Civis di Bologna, imputati prosciolti dal gup: “Il fatto non sussiste”

Nel procedimento per corruzione e frode in merito all'appalto del tram su gomma a guida ottica mai entrato in funzione, il pm Antonello Gustapane aveva chiesto che venisse dichiarata la prescrizione
Civis di Bologna, imputati prosciolti dal gup: “Il fatto non sussiste”
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Sono stati tutti prosciolti dal gup Domenico Panza gli imputati del processo sull’appalto del tram Civis, il mezzo guidato automaticamente da una telecamera mai entrato in funzione a Bologna. Per il reato di corruzione il pm Antonello Gustapane aveva chiesto che venisse dichiarata la prescrizione. Il giudice dell’udienza preliminare ha invece prosciolto perché il “fatto non sussiste” l’ex numero uno di Consorzio cooperative costruttori Piero Collina, tre dirigenti dell’ex società di trasporti Atc e due legali rappresentanti di Irisbus. Non luogo a procedere anche per quanto riguarda le accuse di corruzione e falso, fatti che secondo le indagini furono commessi dal 2002 al 2008, ai tempi della giunta Cofferati.

L’inchiesta in origine aveva visto indagato, ma poi la pratica era stata archiviata, anche l’ex sindaco di Bologna Giorgio GuazzalocaPer la corruzione, oltre a Collina, difeso dall’avvocato Paolo Trombetti, il giudice ha prosciolto l’ex presidente Atc Maurizio Agostini, i due ex consiglieri Claudio Comani e Paolo Vestrucci e i legali rappresentanti di Irisbus, Vincenzo Lasalvia e Giuseppe AmaturoPer il falso, invece, il gup ha ritenuto la prescrizione maturata per Collina, Comani, Lasalvia, Amaturo, mentre ha assolto Vestrucci per alcuni episodi perché il fatto non costituisce reato. 

Per la frode in pubbliche forniture, contestata in un altro filone dell’inchiesta, la Procura aveva chiesto tre rinvii a giudizio, ancora per Collina, per Salvatore Martelli (successore di Lasalvia e Amaturo in Irisbus) e Pierluigi Lucchini, rappresentante dell’Associazione temporanea di imprese tra il Consorzio cooperative costruttori e Irisbus con delega alle gestioni delle attività d’appalto. Il giudice ha pronunciato non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato per Collina, Amaturo, Martelli, Lucchini e per l’altro rappresentante dell’Ati Marco Sabene, per non aver commesso il fatto per Pierre Fleck (Irisbus) e ha dichiarato l’estinzione per prescrizione per Lasalvia. Entrambe le aziende sono state inoltre prosciolte in ordine all’illecito amministrativo dipendente da reato.

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