Positivo alla cocaina è stato escluso dal Tour de France. Succede all’italiano Luca Paolini, ciclista della Katusha, risultato positivo alla cocaina durante un controllo effettuato lo scorso 7 luglio al Tour de France, dopo la quarta tappa da Seraing a Cambrai di 223 km. Ad annunciarlo è stata l’Unione ciclistica internazionale. La Katusha, ha confermata la positività del 37enne corridore comasco, e lo ha “immediatamente ritirato Paolini dalla corsa”.

“Tenendo conto delle norme antidoping -spiega in una nota la squadra- il team attenderà fino all’esito delle contro analisi prima di prendere qualsiasi ulteriore azione. Il team è pienamente determinato a collaborare con le agenzie antidoping per risolvere la questione”.

Paolini in carriera ha vinto una tappa al Giro d’Italia nel 2013 e una alla Vuelta nel 2006: in bacheca aveva messo quest’anno la Gand-Wevelgem. Dal 2012 nessun ciclista non era riuscito a passare il test antidoping al tour.

Il ciclista azzurro ha affidato ai social network il suo sfogo. “Scusate, ma ho dovuto assorbire il colpo! Credo ed ho sempre creduto nei controlli, stanno rendendo questo sport più credibile, sempre di più. Volevo stare in silenzio e risolvere questa cosa per i fatti miei! Io non son il tipo che grida allo scandalo e cerca scappatoie inutili. Per quanto successo mi assumo in pieno le mie responsabilità e cercherò di fare la massima chiarezza. Una cosa – ha continuato tendo a precisarla subito: di cattiveria al mondo c’è n’è a strafare, ma di gente che mi vuole bene c’è n’è ancora di più! Quindi fanculo a chi critica gratuitamente e spero, con una collaborazione fitta con l’Uci, di fare più chiarezza possibile sull’accaduto! Buona notte ai rosiconi e soprattutto a chi ha dimostrato di essere un amico! Scusate ancora”.

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