Expo è un evento gestito da una società a maggioranza pubblica: fornire i numeri degli accessi non è una scelta di Expo spa: è un dovere”. Parola di Mariastella Gelmini. La coordinatrice lombarda di Forza Italia è l’ultima a esprimersi sulla vicenda della poca chiarezza riguardante il numero effettivo di quanti hanno sinora visitato l’esposizione universale di Milano. “E’ arrivato il momento che la società Expo 2015 metta le matrici dei biglietti venduti sul tavolo, anche per evitare sgradite sorprese a cose fatte” ha aggiunto l’ex ministro dell’Istruzione, che ha motivato la richiesta “anche alla luce delle proteste di buona parte del mondo del commercio milanese, che si è visto sottrarre visitatori, turisti e clienti, quasi totalmente assenti in città”. Per l’esponente di Forza Italia “Expo è un grande evento pubblico: la trasparenza degli accessi (e quindi dei conti) non è facoltativa: è una necessità”.

 Sulla stessa onda della Gelmini anche Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia. “Ho chiesto il numero degli ingressi a Expo e il 2 luglio ho presentato un’interrogazione in Regione per chiedere ufficialmente che questa informazione venisse divulgata” ha detto l’ex vice-sindaco di Milano, secondo cui “il tempo di un primo bilancio è arrivato, visto che ormai il sito è aperto da più di due mesi. Invece non ho ricevuto alcuna risposta – ha aggiunto – Mi auguro sinceramente che la questione si risolva al più presto con i fatti: Giuseppe Sala dia i dati sugli ingressi Expo”. Sono settimane, del resto, che Basilio Rizzo, presidente del consiglio comunale di Milano, si batte perché il commissario unico di Expo Giuseppe Sala comunichi i dati senza omissioni, richiesta rilanciata anche dall’assessore Pierfrancesco Majorino. 

Ministro Lorenzin: “Gli animali devono entrare a Expo”
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha chiesto a Giuseppe Sala di rivedere le regole d’accesso ad Expo 2015 per consentire l’ingresso agli animali d’affezione, parlando del divieto in vigore come di una decisione retrograda. “La tutela degli animali – ha detto la Lorenzin – rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro Paese. L’accesso ai cani è consentito secondo le norme anche nei ristoranti e negli alberghi, per questo il divieto di Expo stride e non appare come una decisione al passo coi tempi. Auspico subito una revisione del regolamento sull’accesso”. 

La richiesta presentata oggi è stata firmata dal direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, accogliendo le numerose segnalazioni di cittadini e associazioni. “Vietare l’entrata ai cani all’area di Expo è una consuetudine limitante – ha spiegato il ministro Lorenzin – e non è in linea con il tessuto sociale delineatosi in Italia e nell’Unione europea negli ultimi anni”. La legislazione in merito agli ingressi degli animali, sia a livello comunitario che europeo, pone divieti solamente in luoghi dove si preparano e conservano alimenti, oppure a causa di categoriche e certificate, esigenze igienico-sanitarie.

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Expo 2015, “nemmeno il Comune di Milano ha le cifre. Stima ingressi? Molto più bassa di quanto dichiarato”

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Expo 2015, i dati gonfiati di Sala: “6,1 milioni di visitatori”. Ma agli ingressi ne risultano solo 4 milioni

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