“La Grecia è la dimostrazione che quest’Europa è un disastro. Prima di morire di fame e di disoccupazione, meglio fermarsi e ricostruirla da capo, magari con più senso e con più lavoro”. A Genova per la festa della Lega Nord, il leader del carroccio Matteo Salvini è tornato a parlare della crisi ellenica e di Unione Europea, giudicata “senza un’anima e senza una ragione comune”. Nei giorni scorsi, a “La Zanzara“, Salvini aveva proposto di ritirare i soldi dalle banche come in Grecia, per dare un segnale all’Europa. Ma, ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, dribbla la questione e cambia discorso. “Altra domanda più interessante?“. Più loquace sul tema più caro alla Lega: i migranti. “Bisogna interrompere quest’invasione organizzata e pianificata. Tutti gli altri Paesi europei difendono i confini e i loro lavoratori, il nostro governo no”. Infine torna su Atene. “Il referendum voluto da Tsipras? I referendum vanno sempre bene. L’Italia non è la Grecia, per fortuna. Abbiamo un’industria, un artigianato, una storia che la Grecia non ha. Non vorrei che, facendo finta di niente, andando avanti con le chiacchiere renziane, arrivassimo a quei livelli. L’Italia ce la può fare, ma deve ripartire liberando l’economia. Una delle prime cose da fare – afferma – è la riforma della giustizia. Renzi si preoccupa dei matrimoni gay, io mi preoccuperei di riformare una giustizia che sta ammazzando l’Italia”  di Lorenzo Tosa

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