“Sono stata allontanata dalla Lega Nord perché ho deciso di aiutare alcuni migranti”. A denunciarlo è stata l’ex assessore leghista Daniela Faggion del comune di Selvazzano Dentro, in provincia di Padova, che aveva la delega ai diritti umani e alle politiche dell’immigrazione e cooperazione internazionale.

La “leghista doc”, così riconosciuta in città prima dell’episodio in questione, è stata destituita oggi dal sindaco di Selvazzano dalle sue funzioni di assessore perché ha messo a disposizione una sua casa di proprietà a quindici profughi di origine africana.

Il primo cittadino, Enoch Soranzo, (eletto l’anno scorso anche alla presidenza della provincia di Padova con il sostegno di una larga coalizione a guida Pd e parte del centrodestra) non solo le ha tolto le deleghe ma, a quanto riporta l’Ansa, le ha comunicato di non presenziare nemmeno alla riunione di giunta perché non ben vista dagli ex colleghi e compagni di partito.

La vicenda è iniziata martedì 9 giugno, quando Faggion aveva deciso di aprire le porte della propria palazzina a Padova ai migranti, affidandone la gestione alla cooperativa Populus, dopo avere affittato alla stessa tutti gli appartamenti dello stabile per affrontare l’emergenza.

Nel Carroccio la decisione del primo cittadino è stata avallata, portando il coordinatore locale, Giorgio Zoppello, a cacciare Faggion dalla Lega Nord. Un’epurazione che non ha scalfito la determinazione dell’ex assessore, che ribadisce su un giornale locale di essere “contentissima di quello” che ha fatto, “anche perché questi ragazzi africani si stanno comportando in modo davvero impeccabile”.

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