“Sono sereno, ho fiducia nella giunta, ho detto quello dovevo dire in audizione”. Così il senatore Antonio Azzollini risponde ai cronisti assiepati fuori dalla Giunta per l’autorizzazione a procedere in Senato dove oggi l’esponente del Ncd, sotto accusa per il crac della Divina provvidenza a Bisceglie, si è difeso davanti ai senatori che dovranno esaminare le carte per autorizzare la procura di Trani all’arresto preventivo. “Tanto fumus, e niente arrosto, ha demolito l’inchiesta” dice il collega di partito Carlo Giovanardi. “Se c’è persecuzione è quella di Giovanardi contro i magistrati –  risponde piccato Michele Giarrusso del M5s –  la serietà e la gravità dei fatti ci sono tutte, sembra un film degli anni ’70, stile ‘Amici miei’ o le commedie alla Lino Banfi“. “Mai vista tanta sciatteria, in otto anni che sono qua dentro, questa è persecuzione verso un soggetto nemmeno contro la casta” sostiene Andrea Augello di Ncd. “Andrebbe processata Trani” gli fa eco Enrico Buemi del gruppo per le autonomie. “Valutiamo le carte, non ho un’idea precisa al momento, stiamo approfondendo, Azzollini ha anche fatto ricorso al tribunale per le libertà, mi sembrava provato, chiedo di evitare posizioni partitiche” chiosa la vice presidente di Giunta Stefania Pezzopane del Pd  di Irene Buscemi

 

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