“Vittoria chiara e netta, oggi il quadro è di 10 regioni a due per il centro-sinistra, nel 2013 era di 6 a 6”. Così Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd, commenta i risultati regionali. Resta il nodo Campania, la vittoria di Vincenzo De Luca mette il presidente del Consiglio Matteo Renzi in una posizione scomoda. “De Luca può governare, non c’è decadenza ma una sospensione, non modificheremo la legge Severino, formeremo la giunta, non si tornerà al voto” spiega Lorenzo Guerini. “De Magistris amministra nonostante la Severino, ma senza i tanti clamori seguiti a questa vicenda”, aggiunge il capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato. “E’ chiaro che siamo amareggiati per il risultato della Liguria, causato dalle divisioni create da una sinistra irresponsabile che ha preferito far vincere Berlusconi e la Lega“, ammette la Serracchiani. Ma niente mea culpa o cambiamenti di direzione: “Siamo sulla strada giusta”, afferma Matteo Orfini. “Trovo assurdo che la sinistra festeggi per la vittoria del centro-destra e che il M5s trionfi per un risultato pari a 0, non governa in nessuna regione”, spiega ancora il presidente del Pd. “Noi i del Pd siamo la vera sinistra, l’altra non vuole il cambiamento”, aggiunge la Serracchiani rispondendo alle domande dei cronisti. “I candidati renziani come lei sono stati votati con le primarie e la sconfitta non dipende dalle loro qualità”, prosegue ancora. Con la minoranza la resa dei conti è rinviata a lunedì in un’apposita direzione. “Ad urne aperte c’è qualcuno di noi che diceva che il Pd non andava bene, serve una discussione” chiosa Orfini  di Irene Buscemi

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