Polemiche al concerto del primo maggio di Roma. Lo Stato sociale e l’associazione Arcigay gridano alla censura. La nota band bolognese aveva previsto una coreografia con baci di coppie omosex ed eterosessuali alla fine non autorizzata dalla Rai e dagli autori. Un prolungato bacio, ‘un limone’ che avrebbe dovuto accompagnare gli ultimi due minuti di una canzone in scaletta. “Noi avevamo comunicato questa coreografia per tempo, ma un’ora prima dell’esibizione ci hanno detto che non era ammissibile – racconta il manager della band Matteo Romagnoli – è un’occasione mancata di mandare un messaggio forte legato alla campagna ‘un solo sì‘, non la chiamano censura ma così è andata, per noi non era nulla di particolare”. I componenti della band per protesta si sono esibiti sul palco con una tuta mimetica che li rendeva del tutto irriconoscibili. “E’ un evento in diretta tutto deve essere organizzato in maniera minuziosa, l’autore non può approvare una coreografia che è stato annunciata dieci minuti prima” spiega Massimo Bonelli, organizzatore dell’evento per conto della società Icompany. Eppure la band aveva avvisato della performance due giorni prima per email. “Non potete spacciare un bacio per una coreografia” replica Bonelli ai musicisti  di Irene Buscemi

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