Dopo oltre un anno di attesa, sono stati finalmente rilasciati da Audiweb i dati di traffico disaggregati dei siti internet, cioè quelli rilevati al netto delle partnership (chiamate tecnicamente TAL) tra siti diversi di diversi editori (qui qualche esempio).

Una pratica, seppur legale, che fino ad ora ha “gonfiato” i numeri, rendendo poco trasparente il mercato online. Proprio per questo motivo gli investitori pubblicitari (e anche ilfattoquotidiano.it) si sono battuti per avere una nuova reportistica che evidenziasse i numeri “puri” di ciascun editore. Oggi, per la prima volta, questo report è disponibile per il mese di febbraio 2015.

La principale novità consiste nel fatto che accanto ai dati del brand contenente tutti i siti aggregati, vengono ora specificati anche i “channel” (canali) frutto di accordi di partnership con altri editori. In modo che sia evidente quanti utenti unici e pagine viste appartengano a ciascun editore e quanti siano invece frutto di un accordo commerciale.

E’ importante sottolineare che non si parla di dati dei singoli domini ma dei dati di ciascun editore che possono comprendere “sotto lo stesso cappello” siti diversi. Se invece l’editore ha fatto un accordo di cessione traffico con un altro editore, il dato proveniente da quel sito esterno viene scorporato e segnalato a parte in un apposito channel.

Si scopre così che sulle grandi testate l’impatto delle partnership è minimo. Facendo il calcolo sulle pagine viste, il 98% del traffico del Corriere.it è naturale, così come quello di Repubblica.it al 96%, che pure deve ringraziare il sito di tecnologia Tom’s Hardware da cui deriva mezzo milione dei quasi 14 di pagine viste giornaliere. Questa percentuale di traffico naturale scende all’87% per La Stampa, che deve al sito MediciItalia 240.000 dei 2.897.000 di pagine viste giornaliere. Il Messaggero invece sfrutta per il 30% la pratica delle aggregazioni commerciali (derivante da siti come Dica33 e altri), arrivando ad un traffico organico del 70%. IlSole24Ore e Il Fatto Quotidiano possono invece vantare un 100% di traffico naturale.

Questi in sintesi i dati organici (cioè naturali, al netto delle partnership ) e complessivi (comprensivi di partnership) delle principali testate italiane di Febbraio 2015:

Utenti Unici media giornaliera
La Repubblica dato organico 1.542.774 (complessivo 1.663.677)
Il Corriere della Sera dato organico 1.348.897 (complessivo 1.381.979)
Il Sole24Ore dato organico 517.889 (complessivo 517.889)
Il Messaggero dato organico 489.494 (complessivo 582.556)
La Stampa dato organico 476.121 (complessivo 597.689)
Il Fatto Quotidiano dato organico 464.214 (complessivo 464.214)

Pagine viste media giornaliera
La Repubblica dato organico 13.265.000 (complessivo 13.816.000)
Il Corriere della Sera dato organico 9.052.000 (complessivo 9.186.000)
Il Sole24Ore dato organico 2.932.000 (complessivo 2.932.000)
La Stampa dato organico 2.519.000 (complessivo 2.897.000)
Il Messaggero dato organico 1.897.000 (complessivo 2.687.000)
Il Fatto Quotidiano dato organico 1.630.000 (complessivo 1.630.000)

Se poi si guarda agli utenti unici al netto delle Tal suddivisi tra traffico desktop e mobile, la classifica cambia così:

Desktop
Repubblica 1.072.302
Corriere 982.415
Il Sole24Ore 391.181
Il Fatto Quotidiano 316.787
Il Messaggero 296.048
La Stampa 288.982

Mobile
Repubblica 501.461
Corriere 393.299
Il Sole24Ore 130.170
Il Messaggero 196.934
La Stampa 189.607
Il Fatto Quotidiano 149.966

I network di siti si dividono tra quelli che fanno un uso più massiccio della pratica di aggregazione come Nanopress (2.891.000 pv totali, di cui 1.762.000 naturali) e altri come FanPage (2.150.000 pv giornaliere) e Blogo (1.931.000 pv giornaliere) che non ne fanno uso.

Altre realtà editoriali che hanno fatto un uso rilevante delle TAL sono Il Post, con traffico naturale del 72%, Donna Moderna 49%, TgCom naturale all’87%.

Le nuove regole sono spiegate chiaramente nell’allegato D delle “Note Informative” disponibili sul sito di Audiweb.

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