Un nuova alleanza tra sigle jihadiste rischia di complicare la situazione sul terreno in Libia. Il leader spirituale del decapitato gruppo terroristico Ansar al Sharia ha annunciato fedeltà all’Isis lasciando prevedere un futura alleanza formale tra la formazione libica e lo Stato Islamico. La circostanza, emersa una decina di giorni fa su siti arabi, è stata sottolineata oggi anche da Newsweek. Ansar Al Sharia è fra le formazioni jihadiste che controllano Derna. L’anno scorso gli Stati Uniti li inserirono nella lista dei gruppi terroristici per il loro ruolo nell’attacco del 2012 al consolato americano a Bengasi.

I “Partigiani della legge islamica” (Ansar al Sharia) sono già comunemente considerati vicini all’Isis, ma finora non c’è stata un atto formale di adesione o di sottomissione. Il suo ultimo capo conosciuto, Mohamed Al Zahawi, morto nel gennaio scorso, come ricorda Newsweek era peraltro “pro Al Qaeda” e contrario a forme statuali come quelle perseguite dal califfo Abu Bakr Al Baghdadi.

Il sostegno all’Isis è stato dato ora da Abu Abdullah al-Libi, massimo giureconsulto (“sharài”) della formazione, attraverso un messaggio su Twitter e uno audio segnalati da siti libici come Al Wasat il 29 marzo. Secondo un analista citato da Newsweek, una promessa di fedeltà da parte dell’intero gruppo – probabilmente ancora diviso al suo interno e comunque senza un chiaro successore di Al Zahawi – sarebbe ormai solo questione di mesi. E con l’adesione degli Ansar, l’Isis “diventerebbe il più importante gruppo jihadista in Libia”.

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