“E’ una notizia chock, inspiegabile, tutto avevo immaginato fuorché questo”. Commenta così un passeggero in partenza dall’aeroporto di Ciampino a Roma la notizia del pilota suicida della Germanwings. La vicenda incute timore, turba i viaggiatori. “Tutti ne parlavano in aereo, abbiamo guardato bene in faccia il pilota salendo in aereo, si facevano battute anche per esorcizzare la paura” raccontano due ragazze.”Sarebbe da strozzare anche da morto, è terribile, 150 vite spezzate, ma chi ha permesso che volasse?” afferma commossa una signora in ritorno dalla Germania. “E’ un kamikaze, quale suicidio” replica una passeggera. “E’ un altro caso Schettino. Era stato fermo per sei mesi a causa della depressione, possibile che potesse tornare a lavoro? Un medico, qualcuno sarà responsabile” dice un inserviente dell’aeroporto. “Servono controlli annuali, test psicofisici o attitudinali, hanno in mano la sorte di centinaia di passeggeri” aggiungono altri. “Non mi sarei mai aspettato che una compagnia così sicura come la Lufthansa fosse coinvolta in una vicenda così triste” spiega un ragazzo. Tutti hanno immaginato in un primo momento un guasto aereo, un errore tecnico, perfino un attentato terroristico sarebbe stata una causa più plausibile e logica del disastro aereo. “Il Giornale ha titolato Schettinen, domandarsi la nazionalità del pilota è stupido, certo che se fosse stato italiano avrebbe fatto più clamore” chiosa un ragazzo  di Irene Buscemi

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