“Dietro il traffico illegale di rifiuti c’è una gigantesca evasione fiscale. Prima di tutto, perché smaltire in maniera legale i rifiuti industriali, soprattutto tossici, costa molto”. Lo afferma nel suo editoriale Gianni Dragoni, che aggiunge: ” Come spiega Gian Gaetano Bellavia, aziende in regola per lo smaltimento possono girare i rifiuti a degli operatori che, a loro volta, li rigirano a dei soggetti abusivi che li disperdono nell’ambiente. Così abbattono i costi e fanno guadagni altissimi, tutto in nero”. E continua: “In questi giorni ci sono nuove rivelazioni sulla lista Falciani,con 106mila sospetti evasori fiscali di tutto il mondo che avevano conti a Ginevra, alla Hsbc, banca inglese tra le maggiori del mondo. Secondo la magistratura francese, sui conti in Svizzera nel 2007 c’erano 180,6 miliardi di euro. Nella lista” – prosegue – “ci sono 7.500 italiani, con depositi per 7,4 miliardi di dollari. La lista Falciani è stata consegnata alle autorità italiane 5 anni fa. Con quali conseguenze?”. Dragoni spiega: “Su 3.276 controlli, oltre un terzo dei controllati, 1.264, si erano già messi in regola con lo scudo fiscale di Berlusconi e Tremonti, pagando solo il 5% avevano regolarizzato quasi 1,7 miliardi. Quindi della lista gli italiani denunciati per reati fiscali sono stati solo 190, di cui 101 evasori totali. Nessuno però è stato condannato: su tutte le indagini, a Torino c’è una richiesta di rinvio a giudizio, a Roma due”

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