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Marchionne spreme anche Chrysler che versa a Fiat 1,3 miliardi di dollari

In attesa della cassa in arrivo da Ferrari, il gruppo automobilistico si assicura l'incasso di un dividendo straordinario da parte di Detroit
Marchionne spreme anche Chrysler che versa a Fiat 1,3 miliardi di dollari
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L’assegno di 2,25 miliardi in arrivo dalla Ferrari non basta a Sergio Marchionne. Il grande capo della Fiat ha deciso di fare cassa bussando anche alla porta della Chrysler che martedì 3 febbraio ha versato alla casa madre Fca – Fiat Chrysler Automobiles un dividendo da 1,3 miliardi di dollari. E’ quanto si legge nella nota di Fca Us, la ex Chrysler appunto, che ha annunciato i risultati preliminari del 2014 che hanno evidenziato però un utile di “soli” 1,2 miliardi.

In dettaglio, il pagamento definito “special distribution payment“, è stato effettuato nei confronti della controllante diretta di Detroit, Fca North America holdings, che a sua volta fa capo a Fca. Il versamento, spiega il comunicato, è “in totale conformità con i contratti di credito e le clausole relative che governano le secured senior notes“, il che significa che secondo l’azienda non c’è alcuna lesione dei diritti dei creditori privilegiati di Chrysler che hanno comprato le obbligazioni senior garantite della casa di Detroit.

A quanto sembra, dunque, a Marchionne non è bastata la riduzione dei debiti del gruppo ottenuta a fine 2014 grazie a una serie di operazioni finanziarie e neppure il risparmio sui dividendi agli azionisti che resteranno a bocca asciutta anche quest’anno. Tanto che il manager, non appena ha potuto, ha estratto dalla società americana fresca di fusione con Fiat più degli utili realizzati da Detroit in un anno intero. In attesa, non va dimenticato, di quotare in Borsa a New York la casa di Maranello e prendersi anche buona parte della sua liquidità.

La ex Chrysler intanto non festeggia: le poste straordinarie, in particolare gli 1,2 miliardi versati al Veba, per chiudere l’acquisizione del 41,5% di Chrysler ancora in mano ai il fondo pensione dei metalmeccanici Usa, hanno fatto crollare l’utile netto 2014 a 1,2 miliardi di dollari dai 2,8 del 2013. I ricavi sono in compenso saliti del 15% a 83,1 miliardi grazie, si legge nella nota, all’aumento delle consegne delle Jeep Cherokee e dei Pickup Ram. La liquidità, al 31 dicembre 2014, era di 14,5 miliardi, in crescita rispetto ai 13,3 miliardi di fine 2013.

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