“È morto, dai. Basta con questo Berlusconi, non vedete com’è ridotto? Ma allora siete fissati, è un’ossessione la vostra. Ce lo sentiamo ripetere da un sacco di tempo”. Così Marco Travaglio esordisce nel suo editoriale sul Quirinale. E continua: “Oggi, per essere morto 5 volte, gode di una discreta salute e ha un bel colorito, anche al netto del fard. Dal ’94 la sinistra ha cambiato 10 leader in 20 anni, come i 10 piccoli indiani di Agatha Christie. Senza contare quelli di centro: Dini, Casini, Fini, Monti. Solo uno è rimasto in sella: lui“. Il condirettore de Il Fatto Quotidiano aggiunge: “A Berlusconi fa paura solo Prodi, perché al tavolo con lui non s’è mai voluto sedere. Berlusconi è risorto. Politicamente, finanziariamente, giudiziariamente. È un padre ricostituente. Berlusconi non può votare né essere eletto, ma fa la legge elettorale, la riforma costituzionale e il capo dello Stato”. E sottolinea: “A marzo finisce i servizi sociali. Il processo Ruby è andato in fumo grazie alla Severino che ha cambiato la concussione, quello di Napoli per i senatori comprati si prescrive di sicuro e infatti Renzi la prescrizione non la tocca: molto più urgenti le ferie dei giudici. Non sarà mica risorto grazie ai soldi, ai giornali e alle tv? Un tempo si chiamava “conflitto d’interessi”. Oggi non si può dirlo, sennò il Pd si arrabbia“. Travaglio spiega: “Da quando ci sono le larghe intese, ha triplicato il valore: ora vale 3 miliardi più di 4 anni fa. E’ il momento di venderla, per passare all’incasso. Perciò Berlusconi è molto più renziano del Pd. E i suoi giornali pure: il Giornale e il Foglio sono talmente renziani che Renzi ha lasciato morire i giornali del Pd, l’Unità e Europa, senza una lacrimuccia. Gli bastano Sallusti e Ferrara, e adesso Cerasa. Lo servono meglio dell’Unità e di Europa, e in più li paga Berlusconi. Perché” – prosegue – “a Berlusconi del suo partito non glien’è mai fregato niente: gli serviva per farsi gli affari suoi, ma gli costava un occhio della testa e un sacco di grane. Dove parlare ogni giorno con Gasparri, Bondi, Cicchitto, Giovanardi, Schifani, Santanchè. Due palle così”. E chiosa: “Renzi a Capodanno proroga di 1 anno e mezzo l’arrivo del digitale terrestre ultima generazione e Mediaset, che non è pronta, risparmia milioni e può occupare fino al 2017 le frequenze assegnate ai telefonici per l’Internet veloce. L’avesse fatto Berlusconi, tuoni e fulmini: l’ha fatto Renzi, e i giornaloni parlano d’altro

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