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Aston Martin DB10, ecco l’auto di James Bond per il prossimo “Spectre”
Aston Martin ha svelato la DB10, la coupé che James Bond guiderà nel suo 24esimo film, intitolato "Spectre". Ma non si tratta di una semplice show car: sarà prodotta in una serie limitata di 10 esemplari e, secondo la casa inglese, “dà un assaggio della direzione che prenderà il design della futura generazione dell'Aston Martin”. La DB10, infatti, anticipa l'erede della DB9, il primo modello che nascerà dopo l'accordo fra l'Aston e AMG, brand ad alte prestazioni della Mercedes. Come anticipato da alcune indiscrezioni, nelle riprese ambientate a Roma apparirà anche una Fiat 500.
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- 12:58 - Giustizia: D'Alessio (Azione), 'sì separazione carriere ma serve clima sereno'
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - “Azione vota favorevolmente alla separazione delle carriere, ma il nostro è un sì pieno di amarezza soprattutto perché, su un tema così rilevante, è mancata serenità nel dibattito parlamentare. Da maggioranza e opposizioni sono state diverse le dichiarazioni che non hanno contribuito a costruire un clima sereno e costruttivo. Dal Governo c’è stato un atteggiamento di chiusura: è mortificante e frustrante sentire parlare di provvedimento blindato, un vero e proprio schiaffo al Parlamento ridotto a certificatore formale delle riforme”. Lo ha affermato Antonio D’Alessio, deputato di Azione, intervenuto in Aula alla Camera in dichiarazione di voto sul ddl per la separazione delle carriere.
“Nel merito della riforma -ha proseguito D’Alessio- non ci sono pericoli fino a quando regge l’obbligatorietà dell’azione penale. Ma alcuni aspetti ci lasciano perplessi: non ci convince il metodo di blindatura del provvedimento, il concorso non diversificato, il meccanismo in virtù del quale nell’alta Corte si trovano giudici e pubblici ministeri, la questione delle quote rosa e, personalmente, non sono persuaso dal meccanismo del sorteggio. La legge futura ci consentirà di entrare in dettagli che saranno decisivi ma solo se ci sarà un dibattito edificante e non un ulteriore isolamento, di chi decide, da quest’Aula".
- 12:58 - Hera: "Da 16 anni ininterrottamente Top Employer"
Roma, 16 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Per il sedicesimo anno consecutivo, il Gruppo Hera si certifica Top Employers per le proprie politiche lavorative. Si tratta di un traguardo rilevante, poiché questa certificazione rappresenta uno dei più significativi riconoscimenti a livello internazionale ed è rilasciata alle aziende che soddisfano standard elevati nella gestione delle risorse umane dal Top Employers Institute, ente certificatore globale delle eccellenze aziendali in ambito Hr (Human Resource), con sede in Olanda.
La Certificazione Top Employers viene riconosciuta alle aziende che raggiungono e soddisfano gli elevati standard richiesti dalla Hr Best Practices Survey. L’analisi, molto attenta e di anno in anno sempre più selettiva, ricopre 6 macroaree relative alla gestione delle risorse umane ed esamina in profondità 20 diversi temi e rispettive buone pratiche, tra cui: riconoscimento delle persone e delle loro professionalità, ambiente di lavoro, opportunità di carriera, formazione e sviluppo, valorizzazione delle diversità, equità e inclusione, benessere.
Il programma Top Employers quest’anno ha riconosciuto e certificato, compreso il Gruppo Hera, 2.429 Top Employers in 125 Paesi di tutto il Mondo. I principali punti di forza che hanno permesso al Gruppo Hera di raggiungere questo importante risultato sono: sicurezza, appalti, sostenibilità, inclusione, benessere e sviluppo delle persone. In questi ambiti sono previsti nel quadriennio 2024-2027 investimenti per 60 milioni di euro in formazione del personale, di cui un terzo rivolto alla sicurezza, 2.600 assunzioni, sviluppo di nuove competenze e molte iniziative per il supporto alla genitorialità, alle persone fragili, ai caregiver, alla valorizzazione delle diverse abilità. L’investimento e l’impegno per la crescita e il benessere delle persone del Gruppo comprendono il contrasto alla violenza di genere e la promozione dell’inclusione.
Tra le novità del 2024 si annovera il Patto del Buon Lavoro, siglato a luglio con le Organizzazioni Sindacali, un documento prospettico e virtuoso che rappresenta un nuovo punto di riferimento a livello nazionale, capace di coniugare crescita aziendale, sviluppo sostenibile e benessere collettivo e che racchiude le buone pratiche di valorizzazione delle persone costruite nel corso degli anni rendendole patrimonio condiviso anche con le organizzazioni sindacali. Lo stesso documento è stato redatto utilizzando un linguaggio inclusivo, assicurandone l’accessibilità anche nel formato digitale per renderlo fruibile alle persone non vedenti o ipovedenti che utilizzano screen reader.
La novità assoluta presente nel Patto del Buon Lavoro è nel calcolo del premio di risultato, basato anche sulla capacità del Gruppo Hera di incrementare il valore condiviso (oltre all’aumento progressivo annuale dello stesso premio di 225 euro l’anno nel triennio 2025-2027). Questo si accompagna a una serie di azioni di sviluppo delle persone in termini di evoluzione delle modalità di lavoro, accelerazione della digitalizzazione dei processi, valorizzazione in ottica di sostenibilità e circolarità. Sulla buona qualità della vita degli oltre 10.000 dipendenti del Gruppo incide anche l’ampio piano di welfare, che offre loro una vasta gamma di servizi e sul quale l’azienda investe 18 milioni di euro ogni anno. Tra le iniziative più significative si annoverano sessioni gratuite di supporto psicologico, piani alimentari personalizzati e sessioni con fisioterapisti e posturologi, programmi di promozione della salute e prevenzione con visite e screening gratuiti, iniziative a supporto della genitorialità e dell’istruzione dei figli e della mobilità sostenibile.
“Attraverso i progressi tecnologici, i mutamenti economici e l'evoluzione del panorama sociale - ha dichiarato David Plink, Ceo del Top Employers Institute - è di grande ispirazione vedere persone e organizzazioni mettersi alla prova. Quest'anno, il Programma di Certificazione Top Employers mette in risalto la dedizione dei nostri Top Employers, che continuano a definire standard elevati, grazie a strategie e pratiche Hr di livello mondiale, promuovendo la crescita e il benessere, migliorando al contempo il mondo del lavoro. È con grande orgoglio che celebriamo questi leader e team, capaci di mettere le persone al centro: i Top Employers 2025!”.
“Questo riconoscimento - ha detto il presidente esecutivo del Gruppo Hera, Cristian Fabbri - è la conferma del nostro impegno costante nella valorizzazione della nostra principale risorsa: le persone, con le loro competenze, la loro professionalità e la loro unicità. È sul rispetto delle loro esigenze e sulla loro soddisfazione che si basa il nostro essere impresa, proiettata in un cammino di costante miglioramento nell’offrire ogni giorno servizi indispensabili alla vita di cittadini e aziende”.
- 12:58 - Giustizia: Lupi, 'riforma storica, per una giustizia più giusta'
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - “Votiamo a favore di un provvedimento di portata storica. Votiamo sì a una riforma che costituisce un passaggio cruciale per una giustizia più giusta, più indipendente e più trasparente. Votiamo sì per una giustizia al servizio dei cittadini. Votiamo sì per una magistratura più forte e autorevole. Votiamo sì al futuro del nostro Paese”. Lo ha detto Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, intervenendo in dichiarazione di voto alla Camera sul disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere.
“La separazione delle carriere tra magistratura giudicante e magistratura requirente – ha aggiunto - rappresenta un vero e proprio salto di qualità per il nostro sistema giudiziario e per la nostra democrazia, un tema troppo a lungo dibattuto e purtroppo sempre con lo stesso copione. Perché ogni volta che il Parlamento ha provato a intervenire in tema di giustizia, svolgendo il compito che gli spetta, cioè fare le leggi, abbiamo assistito agli stessi attacchi, all’accusa di voler sottomettere la magistratura e favorire la criminalità, senza che si riuscisse mai confrontarsi nel merito. Così è successo anche stavolta. Eppure nella riforma è scritto chiaramente che ‘la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere’".
"Non c’è nessuna sottomissione e l'unico obiettivo di chi obietta è quello di opporsi al cambiamento. Che sarebbe anche legittimo, se però le cose andassero bene, se la fiducia dei cittadini nella giustizia fosse altissima, se il sistema funzionasse. Ma poiché non funziona è dovere morale prima ancora che politico da parte del Parlamento intervenire. Noi crediamo che la separazione della carriera sia lo strumento migliore per riformare la giustizia – ha concluso Lupi - ma se qualcuno non è d’accordo eviti il solito copione e si confronti nel merito”.
- 12:55 - Engineering è Top employer Italia 2025: "Certificazione riconosce processo di crescita"
Roma, 16 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Engineering, azienda leader nei processi di digitalizzazione per aziende e Pubblica amministrazione guidata da Maximo Ibarra, ha ottenuto la certificazione Top Employer Italia 2025, rilasciata dal Top Employers Institute, che ogni anno analizza le eccellenze aziendali nelle politiche e strategie H e nella loro attuazione per contribuire al benessere delle persone e migliorare l’ambiente e le condizioni di lavoro.
Alessia D’Addario, Chief Human Resources Officer di Engineering, ha affermato: “Siamo davvero orgogliosi di aver ottenuto questa certificazione, che riconosce e premia il processo di crescita di Engineering, che oggi si conferma un’azienda fortemente human capital, dove il benessere e le competenze delle persone sono al centro delle strategie di business. Attraverso innovative politiche Hr, ogni giorno ci impegniamo nel creare un ambiente di lavoro in cui le persone siano valorizzate, ispirate, supportate e messe nelle condizioni di esprimere appieno il loro potenziale, per generare valore e risultati costanti per tutti i nostri stakeholder".
Per ottenere la certificazione Top Employer Italia 2025, Engineering è stata valutata sulla base di oltre 250 domande che coprono 6 macro-aree e analizzano 20 aspetti chiave, tra cui People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning, Diversity, Equity & Inclusion, Wellbeing. Il processo non si limita alla certificazione: il Top Employers Institute fornisce anche un’analisi approfondita delle attività aziendali, confrontandole con le best practices globali. Questo benchmarking consente alle aziende di identificare aree di miglioramento e opportunità di innovazione. Il Programma Top Employers è una testimonianza dell’impatto positivo che le aziende possono avere su milioni di persone. Nel 2025, infatti, Top Employers ha certificato in 125 Paesi di tutto il mondo più di 2,400 aziende, di cui 151 in Italia, che grazie alle loro eccellenze Hr hanno generato un impatto positivo sulla vita di oltre 13 milioni di persone.
- 12:55 - Fdi: Antoniozzi, 'inaccettabili insulti sessisti a Montaruli, tutti partiti respingano odio'
Roma, 16 gen. (Adnkronos) - "Gli insulti sessisti alla collega Augusta Montaruli, eccellente vicecapogruppo del nostro partito, sono del tutto inaccettabili. Chiediamo a tutte le forze politiche responsabili di stringersi intorno all'onorevole Montaruli e di respingere questo odioso clima". Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.
- 12:53 - Cultura, bibliografo Solimene: "Dialetti e lingue locali elementi fondanti delle nostre identità"
Roma, 16 gen. - (Adnkronos) - “La Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali sottolinea l’importanza che i dialetti e le lingue locali hanno come elemento fondante delle nostre identità. Identità locali che nel loro insieme, proprio attraverso lo scambio reciproco, sono un elemento di produzione della cultura nazionale”. Così Giovanni Solimene, presidente del Premio salva la tua lingua locale, in occasione del convegno dal titolo "Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali" che si è svolto alla Camera dei Deputati. La Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali ricorre ogni 17 gennaio ed è stata istituita dall’Unione nazionale delle pro loco (Unpli) nel 2013 con il preciso intento di sensibilizzare istituzioni e comunità locali alla tutela e valorizzazione di questi patrimoni culturali; attività promossa per valorizzare dialetti e lingue locali, portatori di un immutabile senso di identità e comunità.
“Le comunità locali continuano a tenere vive le lingue locali attraverso il lavoro quotidiano, le pubblicazioni e gli studi. In questo senso il premio Salva la tua lingua locale vuole consentire la sopravvivenza e sottolineare l’importanza di queste forme di espressione”, conclude Solimene.
- 12:52 - La Spina (Unpli): "Dialetto rappresenta il legame tra l’uomo e la propria comunità"
Roma, 16 gen. - (Adnkronos) - “La giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali, istituita ormai 13 anni fa, vuole mettere al centro quello che è il valore del nostro dialetto e delle nostre lingue locali. Un valore legato all’identità culturale che intende rappresentare al meglio il legame tra l’uomo e la propria comunità. È un modo per proseguire il grande lavoro che le pro loco stanno facendo nella salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e che rappresenta al meglio il percorso di valorizzazione di quelle che sono le identità culturali locali e di quello che può essere un modo di sviluppo della nostra cultura anche in termini economici”. Queste le parole di Antonino La Spina, presidente Unpli, Unione nazionale pro loco d'Italia, durante il convegno "Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali". Lo scopo della giornata, che si celebra il 17 gennaio, è sensibilizzare istituzioni e comunità locali alla tutela e valorizzazione di questi patrimoni culturali; attività promossa per valorizzare dialetti e lingue locali, portatori di un immutabile senso di identità e comunità.
“Grazie al presidente Lorenzo Fontana – conclude La Spina – che ha voluto questo appuntamento alla Camera dei Deputati per parlare di questa importante giornata e condividere con tutta Italia il valore di questo momento dedicato al nostro dialetto”