Il presidente del Senato Pietro Grasso è visibilmente commosso dopo l’incontro con la famiglia Cucchi a Palazzo Madama. “Chi sa parli” aveva dichiarato durante la giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate. “E’ stato un colloquio intimo più che istituzionale, era un’esigenza di solidarietà e vicinanza”, racconta prima di ribadire il concetto espresso ieri: “Non si può tollerare che chi è in custodia nella mani dello Stato possa vedere annientata la propria vita”. E poi promette: “Cercheremo di fare luce, sensibilizzando tutte le istituzioni coinvolte, per trovare la verità, la morte di Stefano non deve essere vana, i diritti dei deboli devono essere rispettati, questo è il compito di una società che si definisce civile”. A chi chiede se si farà promotore dell’istituzione del reato di tortura risponde: “ C’è già”, riferendosi al disegno di legge promosso dal senatore Luigi Manconi, passato al Senato e approdato alla Camera. “Non è la formulazione che volevamo, ma è un reato fondamentale che va istituito, non mi pare che ci siano commenti del governo che vanno in una direzione diversa ”, chiosa il presidente della Commissione dei Diritti umani al Senato di Irene Buscemi

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