L’onda verde, informe e chiassosa, corre svelta da piazza Cordusio e si infrange intorno alle 17 in una piazza Duomo blindata. Sono i tifosi francesi del Saint Etienne. Sono 400 che si sono aggiunti ai circa 2.000 già arrivati a Milano per seguire la loro squadra nell’impegno contro l’Inter, valevole per il terzo turno di Europa League. Poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa si schierano sulle scalinate, gli uomini della Digos li seguono a vista d’occhio, e un elicottero immortala quello che succede a terra. Perché quella di stasera è una partita che ha fatto schizzare al livello massimo la tacca dell’allerta sicurezza.

Circa 2500 ultras Verts riuniti nel pomeriggio a Piazza Duomo: petardi, cori e piccoli incidenti

Il pericolo di incidenti prima e dopo i 90 minuti di gioco è strisciante, tra le due tifoserie infatti non corre buon sangue. Il motivo è da ricercare in quegli equilibri sotterranei che regolano amicizie e rivalità all’interno delle curve. In questo ingarbugliato scacchiere, la Curva Nord interista è gemellata con i tifosi del Nizza, a loro volta nemici storici degli ultras Verts. Inoltre, la presenza massiccia dei transalpini tra le strade di Milano non ha fatto altro che aumentare i timori. Nel capoluogo lombardo – fanno sapere dalla questura – sono attesi infatti 6mila supporters. Ma il numero è difficile da fissare, perché fino a questa mattina la vendita dei biglietti era ancora aperta. Tra questi, 2500 ultras hanno varcato il confine con pullman organizzati, e nel primo pomeriggio hanno iniziato a confluire ai piedi della Madonnina, per poi sparpagliarsi nei bar del centro, visto che non è stata vietata la vendita di alcolici. Striscioni e bandiere, qualche fumogeno e continui botti di petardi che rimbombano anche nella metro (circolazione bloccata per poco tempo a causa di un petardo esploso in corsa, tra i passeggeri), e fanno allungare il passo ai turisti che rinunciano alla classica istantanea davanti alle guglie. In piazza arrivano a portare un saluto anche una cinquantina di ultras bresciani. Di alcol ne scorre parecchio. Si accendono battibecchi quando gli agenti sequestrano le bottiglie e le casse di birra, finisce tutto lì. Un francese viene fermato per essere uscito dalla stazione della metropolitana con i pantaloni calati e le nudità in bella mostra. Ma niente di più.

La curva dell’Inter è gemellata con quella del Nizza, acerrima nemica dei supporters del Sain Etienne

Poco prima dell’inizio del match, però, gli ultras si spostano verso il Meazza. E gli occhi delle forze dell’ordine li seguiranno per scongiurare incidenti fuori dallo stadio. Perché a preoccupare sono i restanti tifosi, circa 3500, arrivati con mezzi propri e quindi difficili da inquadrare. Inoltre c’è la possibilità che un gruppo di nizzardi possa far visita agli amici nerazzurri nel secondo anello verde. Un modo per fortificare l’alleanza con la Curva Nord, già rimarcata lo scorso sabato durante il match casalingo tra Nizza e Bastia. Durante il quale, nel settore dei padroni di casa, sventolava una bandiera con la scritta CN69, sigla degli ultras interisti. Fiato sospeso, dunque, per ’90 minuti. Durante i quali gli undici di Walter Mazzarri cercheranno di portare a casa la terza vittoria consecutiva e di tenersi stretta la vetta del Gruppo F. Nel giorno in cui l’ex patron Massimo Moratti ha rinunciato alla carica di presidente onorario e con lui si sono dimessi dal Cda anche il figlio Angelomario, Alberto Manzonetto e Rinaldo Ghelfi. Insomma, una classica giornata da pazza Inter.

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