Lunedì, durante la direzione del Pd, Renzi si è esibito in un altro comizio elettorale.
L’ebbrezza da streaming ha fatto sì che il Segretario scambiasse l’assemblea di condominio del suo partito per un discorso alla nazione a reti unificate, facendosi prendere la mano dall’ennesima carrettella (quel crescendo praticatissimo dai vecchi attori di teatro per rubare un applauso) strappa voti. 

Lo stile è rimasto il solito, studiatamente informale: eloquio casual, pragmatismo ostentato, citazionismo da banco. Matteo vuole che la gente si senta capita, che si possa immedesimare nelle sue maniche arrotolate e che, sedotta e rassicurata dalla sua immagine riflessa, voti e rivoti il premier della porta accanto.

E per far passare questa immagine ogni occasione è buona: dai selfie scattati nei pomeriggi a Palazzo Chigi, dai cinque battuti a qualunque essere respirante gli passi nei paraggi, alla diretta di un confronto interno al partito che in un attimo si trasforma in un messaggio promozionale della sua coraggiosa semplicità.

Lo streaming del resto è ottimo per questo tipo di pratiche: mucchi di spettatori voyeur affamati dei rumori fuori scena della politica attivano involontariamente il carillon della telerecita. Esattamente l’opposto dello scopo che dovrebbe avere: che volete farci, sono gli inevitabili effetti collaterali dell’onnipresenza multimediale dell’elettorato. Un elettorato web-presenzialista e al contempo assente nella carne e nelle ossa.

E’ di queste ultime ore la notizie di un vertiginoso crollo d’iscrizioni al Partito Democratico: si parla di 100mila iscritti circa nel 2014 contro oltre i 500mila del 2013. L’eucaristia degli iscritti in corpo elettorale è stato il miracolo dell’Arcangelo Matteo che ha annunciato la nascita di una nuova sinistra, finalmente vincente e del tutto tra-sformata.

Tutti gli inquilini del palazzo hanno delegato il premier della porta accanto di amministrare il condominio, nella maniera pratica, veloce e senza tante filosofie da lui proposta. Questo li ha automaticamente sollevati da qualsiasi partecipazione attiva alle assemblee condominiali: l’amministratore ha la delega e puoò occuparsi del tran tran gestionale da solo. D’altro canto cosa c’è da militare su un ordine del giorno fatto solo di rate, conguagli e preventivi?

A questo punto meglio lasciar fare a lui. Tanto per tenerlo d’occhio basta un clic.

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