VOGUE-Candice HuffineIn queste ore sta facendo il giro del mondo la partecipazione al Calendario Pirelli di una mia collega americana Candice Huffine. Bellezza statunitense, conosciuta già per la storica copertina di Vogue del giugno 2010, è una top model come tante altre, anzi no, è una top model rara, un top formosa.

In questi giorni tutti i media stanno facendo passare il messaggio: “Sul calendario Pirelli donna di novanta chili” e via la sfilza di commenti di utenti che parlano di elogio all’obesità, al sovrappeso, al messaggio sbagliato che si tramanda etc…etc…Tutti improvvisamente diventano medici specialisti tanto da analizzare delle fotografie trovate su Internet (lo scatto che andrà sul calendario 2015 non è stato ancora pubblicato) e dare la loro diagnosi: obesa, sovrappeso, un brutto messaggio etc…
Non importa se questa ragazza è una top model internazionale, quale sia il suo curriculum, che storia abbia alle spalle: per molti giornalisti quello che conta è la notizia sensazionale: donna di 90 chili. Sono sicura che se avessimo visto lo scatto di Candice in mezzo agli altri undici che comporranno il calendario Pirelli 2015, avremmo semplicemente notato una bella donna in mezzo ad altre belle donne, eventualmente, avremmo notato qualche forma in più. Pochi specificano che quel peso è approssimativo ed è comunque distribuito su un’altezza che supera il metro e ottanta centimetri.
E’ da anni che lotto contro gli stereotipi e per ogni passo in avanti ne facciamo dieci indietro. Le donne formose sono contente di poter essere rappresentate nel mondo della moda, dello spettacolo e perché no, anche in un calendario. Sono sempre stata sostenitrice che la bellezza non sia una questione di taglia, eppure pare che nel 2014 pur di far notizia andiamo a analizzare taglie, chili, misure di donne di cui ci dovrebbe eventualmente interessare professione e curriculum. Mi vengono in mente personaggi come Oprah Winfrey conduttrice e attrice statunitense, una delle donne più potenti e amate dei media d’Oltreoceano, o ancora la cantante Adele, vincitrice innumerevoli premi, o icone come Monica Bellucci o ancora l’icona della femminilità partenopea Sofia Loren. Donne con fisicità diverse, morbide, conosciute per la loro bellezza e talento. Donne che grazie alla loro arte, al loro modo di essere, rappresentano il genere femminile nella sua totalità.
Andando oltre gli stereotipi mediatici, finalmente. 
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