E menomale che il Partito democratico in Regione già dal 2010 parlava di cura dimagrante. Nel 2013 i costi della giunta regionale dell’Emilia Romagna, guidata per il quindicesimo anno consecutivo da Vasco Errani, sono stati di circa 2 milioni e 650 mila euro. Diviso per 14, cioè il numero degli assessori, fanno quasi 190 mila euro l’anno per ogni membro. E parliamo solo degli stipendi, delle indennità, dei rimborsi per viaggi, vitto e alloggio di tutto l’esecutivo. I costi reali della squadra di Errani trapelano per la prima volta da una delibera della stessa giunta regionale dello scorso 27 gennaio, emanata per ottemperare a un decreto legislativo del marzo 2013 con cui l’allora governo di Mario Monti aveva imposto alle amministrazioni pubbliche la massima trasparenza.

Tra i membri della giunta a superare tutti nelle spese di missione (i treni, le auto blu, i mezzi pubblici, la benzina per i viaggi e le spese di alberghi e ristoranti) è naturalmente il governatore Pd che, oltre a guidare l’ente regionale, è anche a capo della conferenza delle Regioni ed è commissario per la ricostruzione post sisma dell’Emilia. Nella sua cifra (158.410,78 euro in un anno, una media di 434 euro al giorno), sono inclusi anche i 120 mila euro relativi all’utilizzo delle auto blu. Proprio i viaggi di Errani nei mesi scorsi erano finiti sotto l’occhio della magistratura che indaga sulle spese della Regione, anche se il governatore non è mai stato iscritto nel registro degli indagati.

Subito dopo vengono i costi sostenuti dell’assessore alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli (324,60 euro al giorno, 118.478,88 complessivi); i 245,05 euro al giorno di Patrizio Bianchi (89.444,29 euro in totale) titolare dell’istruzione, i 247,68 euro al giorno dell’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni (90.403,12 euro). Seguono gli altri assessori: i viaggi di Donatella Bortolazzi sono costati 20.267,92 euro, quelli di Sabrina Freda (da diversi mesi non più in carica) 32.495,08 euro; Paola Gazzolo 40.005,90 euro; Carlo Lusenti, titolare della sanità 95.186,11 euro; Teresa Marzocchi 29.489,52 euro; Maurizio Melucci 75.232,29 euro; Massimo Mezzetti 35.097,69 euro; Alfredo Peri 85.554,94 euro; Simonetta Saliera 44.457,67 euro. Infine c’è anche il sottosegretario alla presidenza della Regione, Alfredo Bertelli, che è costato 30.420,52 euro. In totale fanno 944 mila euro.

A questa cifra nel 2013 vanno aggiunte le spese per le indennità di carica, indennità di funzione e rimborsi forfettari. Per la prima voce ogni assessore (eccetto Sabrina Freda che ha lasciato l’assessorato all’ambiente prima della fine dell’anno) nel 2013 ha percepito circa 73 mila euro lordi. Per la seconda voce si parla di 24 mila euro lordi (eccetto Errani che arriva a 36 mila euro). Infine per i rimborsi (che sono a parte rispetto ai 944 mila euro di costi calcolati nel precedente capoverso) ogni assessore mette in tasca (li spenda o meno) 27 mila euro esentasse. Totale: circa 1 milione 650 mila euro che, sommato ai costi di missione, fa 2 milioni 600 mila euro.

“A novembre dello scorso anno, quando chiesi l’elenco delle spese della Giunta, il sottosegretario Bertelli snocciolò numeri a raffica che riguardavano consulenze, personale di supporto e appunto rappresentanza, sottolineando i vari tagli effettuati dal 2009 al 2013”, spiega Giovanni Favia, il consigliere regionale di opposizione che da tempo incalza la maggioranza sulla questione e che ha reso pubblica la delibera. “Ai nostri amministratori piace viaggiare, non c’è dubbio. Se per diletto o per lavoro saranno loro a dircelo, a spiegarci in che modo, dove, su che mezzi e con quale cadenza abbiano utilizzato i fondi regionali per spostarsi sul territorio regionale e oltre”.

In effetti, non essendo mai state pubblicate in passato in maniera così schematica, è molto difficile trovare dei termini di paragone per le spese della giunta Errani rispetto a quelle degli anni passati. Nel bilancio 2010, per esempio, gli stanziamenti per le indennità risultavano essere di circa 2,1 milioni di euro. Dunque considerando il milione e 650 mila odierni un calo c’è stato. Anche se non sappiamo se i costi dei rimborsi siano aumentati o meno. A novembre 2013 il sottosegretario Bertelli definì le spese della sua giunta “sideralmente al di sotto dei massimali”, e in effetti, se paragonati a quelli del consiglio regionale dell’Emilia Romagna, finito al centro di una maxi inchiesta giudiziaria per peculato, i numeri della giunta fanno sorridere: il parlamentino nel 2012 (ultimo dato disponibile) è infatti costato 34 milioni di euro.

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