Il debito pubblico dell’Eurozona è sceso nel terzo trimestre del 2013 per la prima volta dal 2007. Ma le buone notizie finiscono qui. Il debito italiano, infatti, pur avendo registrato un calo dello 0,4%, resta il secondo più alto nel Vecchio continente dopo la Grecia

Tornando all’area euro, i dati Eurostat mostrano che l’indebitamento si è attestato al 92,7% del Pil, registrando un calo di 0,7 punti dal 93,4% del trimestre precedente. Rispetto al terzo trimestre del 2012, invece, il debito pubblico nei 17 Paesi della moneta unica è comunque aumentato (era infatti al 90% del Pil). In particolare, segnala Eurostat, i prestiti intergovernamentali accordati principalmente a Grecia, Portogallo e Irlanda pesano per il 2,4% del Pil, pari a 224,6 miliardi, dato in crescita rispetto tanto al trimestre precedente (2,3%) quanto al terzo trimestre 2012 (1,7 per cento).

Il debito italiano è sceso nel terzo trimestre dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti, dal 133,3% al 132,9%, mettendo a segno la prima riduzione dalla fine del 2011. In termini assoluti è sceso da 2.076,3 miliardi a 2.068,7 miliardi di euro. Rispetto al terzo trimestre del 2012, il debito è però aumentato tanto in valori assoluti (da 1996,5 miliardi a 2.068,7 miliardi) quanto come percentuale sul Pil (da 127% a 132,9 per cento). Il Belpaese resta così in cima alla lista dei Paesi più indebitati.

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