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Caselli va in pensione ma continuerà a lavorare: “Combatterò le agromafie”

Il procuratore capo di Torino lascerà l'incarico il 28 dicembre ma annuncia di aver accettato la proposta di Cooldiretti: "Difenderò i prodotti italiani contro le infiltrazioni della criminalità organizzata". Si concederà anche qualche hobby: "Il Toro, la mia passione sfrenata"
Caselli va in pensione ma continuerà a lavorare: “Combatterò le agromafie”
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Andrà in pensione il prossimo 28 dicembre, dopo una lunga e onorata carriera, ma già pensa al suo nuovo lavoro: la lotta alle agromafie. Gian Carlo Caselli, procuratore capo di Torino, andrà a dirigere l’osservatorio contro le agromafie di Coldiretti. A rivelarlo è stato lo stesso magistrato a margine di un incontro con i ragazzi dell’associazione Libera. Nei giorni scorsi il magistrato, che guidò anche la Procura di Palermo (1993-1999) e indagò sull’ex presidente del Consiglio Giulio Andreotti, aveva annunciato l’addio alla toga.

“Ho già avuto una offerta di lavoro molto interessante che accetterò”, ha svelato Caselli a proposito del suo nuovo incarico in Coldiretti. “Lavorerò – ha spiegato – perché i prodotti italiani continuino ad avere quel prestigio che è loro riconosciuto nel mondo, assicurando che non ci siano turbative e inserimenti del crimine organizzato“.

Un bell’impegno, anche se d’ora in avanti Caselli promette di dedicare un po’ di tempo anche alle “150 mila cose che non sono mai riuscito a fare”. Hobby compresi, a cominciare dal Torino Football Club, “la mia passione sfrenata”.

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