Durissimo scontro tra i parlamentari del Movimento 5 Stelle e la presidente della Camera, Laura Boldrini, durante la discussione generale della ratifica dell’accordo tra Albania, Grecia e Italia sul progetto del gasdotto “Trans Adriatic Pipeline” (Tap). Il primo ad intervenire è il deputato M5S Andrea Colletti che sottolinea “la mancanza nel processo verbale dell’aggressione di tipo fascista del deputato Martino al nostro deputato Scagliusi” e chiede che l’aggressione venga messa a verbale, anche in virtù della presenza di video su youtube. Insorge il deputato Pd Ettore Rosato, che accusa: “E’ inaccettabile l’affermazione sul collega Martino, non c’è nessuna aggressione di tipo fascista, ma è stato aggredito da un movimento che non rispetta nessun tipo di regole“. Non ci sta il parlamentare pentastellato Manlio Di Stefano, che ieri ha denunciato tutto su facebook: “Io, a differenza del collega Rosato, sono titolato a parlare, perché sono intervenuto ieri sera e il collega Rosato conosce il Regolamento solo quando conviene a lui. Vorrei che fosse messo a verbale che anch’io ero nei banchi del Governo a fare una dimostranza democratica, pacifica, a differenza di quello squadrista del collega Martino, che, per la seconda volta, aggredisce qualcuno in quest’Aula”. “Non è democratica quella manifestazione che non è nel rispetto delle regole”, replica con veemenza la Boldrini, che per mezz’ora si rende protagonista di un serratissimo botta e risposta coi deputati M5S per presunte violazioni di regole nella discussione. “Il rispetto delle regole per chi? Solo per il Movimento 5 Stelle?” – protesta Alessio Villarosa – “Perché a Rosato non abbiamo chiesto le motivazioni e al Movimento 5 Stelle sì? Se bisogna rispettare le regole qua dentro le dobbiamo rispettare tutti, non solo noi”- E ad Angelo Tofalo che denuncia l’illegittimità di tutto il Parlamento, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale sul Porcellum, la Boldrini risponde: “Le tolgo la parola, questo non è in linea con il verbale. La Camera è pienamente legittima e legittimata ad operare”. Ma i parlamentari pentastellati protestano al grido di “Siamo tutti illegittimi”. Seguono la denuncia del parlamentare M5S Alberti, che accusa il questore di avergli sequestrato ieri il telefonino, e gli interventi a raffica dei deputati del M5S per dire che venga messo a verbale anche il loro nome tra coloro che ieri hanno occupato i banchi dell’Aula. Nel finale, esplode un’altra polemica tra la presidente della Camera e il deputato M5S Alessio Villarosa, che denuncia la negata convocazione della conferenza dei capigruppo. E lo scontro rovente coinvolge anche il parlamentare pentastellato Riccardo Nuti

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