Il circolo Pd di Nichelino, provincia di Torino, contava ieri, giorno del congresso, circa 750 iscritti. Nelle sei ore di apertura dei seggi per il rinnovo del segretario provinciale e cittadino si sono iscritte altre 250 persone. Alle 17 finiscono le tessere bianche da compilare, ma il flusso di richieste d’iscrizione non cala. Caos in sala. Un militante che sembra stia aspettando l’arrivo delle nuove tessere dice a una signora: “Devi pagare. Poi te li ridiamo noi” e lei risponde: “Quant’è?”. Già la scorsa settimana dei militanti a Torino avevano denunciato la presenza di truppe cammellate, per le e elezioni del segretario provinciale. “Chiunque si può iscrivere” spiega Mario Sechi, il garante del Pd, che vigila sulle elezioni “a meno che non sia iscritto a un altro partito o non sia un delinquente. Il regolamento permette il rilascio della tessere contestualmente al voto”. Giuseppe Catizone, sindaco di Nichelino, non ci sta “è evidente che lievitazioni così forti d’iscritti fanno un po’ pensare” di Cosimo Caridi

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