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Caso Vendola: dov’è finita la sinistra, l’ecologia, la libertà?

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Posso dire che non mi ha mai convinto Nichi Vendola? Innanzitutto per il nome che ha dato al suo partito: “Sinistra, ecologia, libertà”. Sinistra: cosa possa significare sinistra oggi è davvero un bel quesito. Cos’è la sinistra, e soprattutto qual è l’idea di sinistra che ha Vendola? Non è più comunista, come era un tempo. Ma erano davvero comunisti quelli? Si rifacevano alla dottrina di Marx? Esiste comunque una possibile sinistra che non si rifaccia alla dottrina marxista? Punto di domanda, ma che vale non solo per lui.

Ecologia: l’ecologia è una scienza. Forse che il partito di Vendola studia l’ambiente? Probabilmente voleva dire “ambiente” e non “ecologia”. Ma se diceva “ambiente”, la sigla era “SAL”, e forse non suonava tanto bene. Allora ha ripiegato su qualcosa che gli sembrava simile.

Libertà: quando sento la parola “libertà” mi viene sempre in mente l’impareggiabile Corrado Guzzanti che prendeva per i fondelli il Popolo della Libertà. Cos’è quella di Vendola, una libertà diversa da quella del pregiudicato?  Quante libertà esistono? Altro punto di domanda.

Ma restiamo al tema che mi è più caro: l’ambiente. Ammesso e non concesso che quando si parla di ecologia in realtà si voglia parlare di ambiente. E vediamo cosa ha combinato Vendola in qualità di governatore della Puglia. Egli ha vietato gli impianti fotovoltaici a terra in aree agricole ed ha previsto che gli impianti eolici di dimensione media e grande siano realizzati all’interno delle aree industriali, mentre gli impianti minieolici vengano installati sui capannoni industriali. Questo è un bene. In compenso, sul fronte dei rifiuti la percentuale di raccolta differenziata della Puglia si attesta su un misero 20% quando per legge dovrebbe essere al 65%. Certo non giova alla raccolta differenziata il numero di inceneritori realizzati in regione e che fanno sì che Vendola  guardi (parole sue) “con tranquillità al futuro”. 

Per quanto riguarda i beni comuni, ha tentato di rimettere in mano pubblica l’Acquedotto Pugliese, non riuscendovi a causa di uno stop da parte della Corte Costituzionale. È sì contrario alla Tav Torino – Lione, ma è favorevole a quella Napoli – Bari. Per quanto riguarda il consumo di suolo posso citare una impressione personale? Andai in Salento anni fa per due estati di seguito ed il numero impressionante di seconde case a poche decine di metri dal mare non mi sembrò propriamente segno di una politica di salvaguardia del territorio. Purtroppo, l’Ispra 2013 mi conforta: la Puglia è una delle Regioni d’Italia con il più alto consumo di suolo, addirittura superiore alla Liguria. Inquinamento: dell’Ilva sanno anche i bambini. Ora si scopre che Vendola è addirittura indagato nell’ambito dell’inchiesta “ambiente svenduto”, relativa all’inquinamento prodotto dalla fabbrica della morte. Vedremo come ne uscirà.

Insomma, facendo una somma di tutto, non mi sembra che la tutela dell’ambiente sia una vera e propria priorità nel tacco d’Italia.

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