La guardia di finanza di Modena ha scoperto una società che impiegava 99 lavoratori in nero riscontrando anche un’evasione fiscale e contributiva di circa 1 milione di euro. Sono i risultati di una verifica nei confronti di una realtà che opera nel settore dell’assistenza domiciliare a disabili, degenti ed anziani. Da tempo i militari della Compagnia di Carpi avevano avviato accertamenti verso la società celata sotto le vesti di un’ associazione senza scopo di lucro, costituita da liberi professionisti nel campo infermieristico sanitario, lavoro domestico, attività di badante, cura della persona e sostegno a persona abile/non abile, da svolgersi presso strutture pubbliche/o private o a favore di privati.

Formalmente inquadrata come un’associazione, l’impresa – in base agli accertamenti delle Fiamme gialle – era una vera e propria società commerciale costituita da finti professionisti che sottoscrivevano contratti di lavoro autonomo per prestazioni assistenziali domiciliari. In realtà, il lavoro veniva svolto con modalità e caratteristiche tipiche di un rapporto di lavoro subordinato. In questo modo sono stati ridotti costi e vincoli (ferie, contributi, tredicesima, ecc.), al contrario contemplati se il rapporto fosse stato configurato quale lavoro subordinato.

Alla verifica hanno lavorato anche funzionari della Direzione Territoriale del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail di Modena. L’evasione fiscale e contributiva è risultata pari a circa un milione di euro. Irrogata nei confronti della società la maxi sanzione prevista in materia di lavoro per i 99 dipendenti per un importo, nel massimo, di circa 900.000 euro. Il rappresentante legale della società è stato deferito a piede libero alla magistratura per presentazione della dichiarazione fiscale infedele ed omesso versamento di contributi previdenziali, assistenziali e delle ritenute fiscali.

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