Nel Breaking Italy di oggi le proteste in Bulgaria di cui in Italia nessuno parla, la gaffe di Facebook sui dati personali, il catastrofico bilancio dei monsoni in India e l”attentato’ a Massimo Giletti.
Mondo - 25 Giugno 2013
Breaking Italy – Proteste in Bulgaria, ma non ne parla nessuno?
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- 09:37 - Mo: Hamas e Fatah concordano su governance condivisa a Gaza
Il Cairo, 4 nov. (Adnkronos) - I colloqui tra le delegazioni di Hamas e Fatah al Cairo si sono conclusi con l'accordo di istituire un comitato amministrativo per Gaza. Lo ha dichiarato un alto funzionario di Hamas al quotidiano qatariota The New Arab. Il funzionario ha affermato che Hamas ha presentato una "visione dettagliata" della struttura e dei poteri del comitato, mentre la delegazione di Fatah ha richiesto ulteriori consultazioni con la sua leadership.
- 09:22 - Ucraina: Lavrov, 'Usa preparono Europa a guerra con Russia'
Mosca, 4 nov. (Adnkronos) - "Gli Stati Uniti stanno preparando l'Europa a lasciarsi coinvolgere nell'avventura suicida di entrare in un conflitto militare diretto con la Federazione Russa". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlando al simposio internazionale "Creare il futuro", precisando che si tratta di "un'opzione di riserva nel caso in cui il regime di Zelensky fallisca".
- 09:17 - Mo: Idf, 'ucciso comandante di Hezbollah in Libano'
Tel Aviv, 4 nov. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha affermato di aver ucciso un comandante di Hezbollah. Abu Ali Rida - ha scritto l'Idf su Telegram - comandava l'area di Baraachit, nel Libano meridionale ed era "responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di attacchi con razzi e missili anticarro contro le truppe dell'esercito israeliano".
- 09:15 - Ucraina: capo dell'esercito, 'in atto una delle più potenti offensive russe'
Kiev, 4 nov. (Adnkronos) - Il capo di stato maggiore dell'esercito ucraino ha avvertito che le sue forze stanno affrontando "una delle più potenti offensive russe" dall'inizio della guerra, mentre la Russia ha reso noto di aver conquistato altri insediamenti sulla linea del fronte orientale. Oleksandr Syrsky ha affermato che la situazione in prima linea "resta difficile" e che alcune aree "richiedono un costante rinnovo delle risorse delle unità ucraine" in una dichiarazione su Telegram.
Le forze di Kiev, ha aggiunto, stanno "frenando una delle più potenti offensive russe dall'inizio dell'invasione su vasta scala". Nel fine settimana, la Russia ha rivendicato la conquista di due insediamenti nella regione di Donetsk: Kurakhivka e Vyshneve, notizia che non è stata confermata dai funzionari ucraini. Vyshneve si trova nei pressi di Pokrovsk, un importante snodo logistico a est e uno dei principali obiettivi dell'offensiva russa.
Nel frattempo continuano gli attacchi dei droni russi, mentre l'Ucraina si prepara a quello che potrebbe essere un inverno difficile, con le infrastrutture energetiche già duramente colpite. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la Russia ha lanciato oltre 50 attacchi con droni contro l'Ucraina durante la notte fino a domenica. Nella scorsa settimana, la Russia ha sganciato più di 900 bombe sull'Ucraina e ha lanciato circa 30 missili e quasi 500 droni Shahed in varie regioni dell'Ucraina, ha aggiunto.
- 07:12 - Indonesia, erutta vulcano Lewotobi Laki-Laki: almeno 10 morti
Giakarta, 4 nov.(Adnkronos) - Sono almeno 10 le persone morte in Indonesia a causa dell'eruzione del vulcano Lewotobi Laki-Laki, che nella notte ha riversato palle di fuoco e cenere sui villaggi circostanti. Lo hanno affermato le autorità di Giakarta aumentando lo stato di allerta al massimo livello.
Il vulcano Lewotobi Laki-Laki è alto 1.703 metri e si trova sull'isola turistica di Flores, nell'Indonesia orientale. Molti villaggi sono stati evacuati nella notte dopo l'eruzione.
- 07:10 - Meglio Trump o Harris? Elezioni Usa sono sfida tra uomini e donne
Washington, 4 nov. (Adnkronos) - L'America è a ogni elezione sempre più polarizzata e divisa, quest'anno ancora di più tra donne e uomini, mogli contro mariti. Le donne sono da tempo una componente chiave della coalizione elettorale che manda i dem alla Casa Bianca, ma mai come quest'anno, con Kamala Harris vs Donald Trump, motore primo delle decisioni che hanno portato all'abolizione del diritto costituzionale all'aborto, il 'gender gap' appare decisivo.
Se nel 2016 Hillary Clinton ebbe l'11% di vantaggio tra le donne, Joe Biden nel 2020 il 12%, oggi i sondaggi parlando di un vantaggio di Harris tra le donne fino a 17 punti, il 53% contro il 36% secondo il poll Usa Today/Suffolk University. A cui corrisponde un vantaggio sempre a due cifre, tra gli 11 e 16 punti, del tycoon tra gli elettori maschi.
E in questo scenario sta accendendo gli animi lo spot che 'Vote Common Good', associazione che cerca di sottrarre ai repubblicani il controllo del voto evangelico e cattolico, ha affidato alla voce convincente di Julia Roberts, per suggerire alle donne, in particolare le bianche del ceto medio dei sobborghi, a 'tradire' nel segreto dell'urna i loro mariti - che in modo paternalistico le esortano a votare 'è il tuo turno, cara" - scegliendo Harris invece che Trump.
"Nell'unico posto in America dove le donne hanno ancora il diritto di scegliere, potete votare quello che volete, e nessuno lo saprà mai", si sente dire Roberts nello spot, una battuta che, a parte il riferimento ai diritti riproduttivi delle donne sotto attacco, ha fatto infuriare tanti repubblicani, che sono arrivati a paragonare una donna che non dice al marito per chi vota a "una che ha una relazione extraconiugale".
Un nervosismo che indica il reale timore che un 'surge' del voto delle donne il prossimo 5 novembre possa essere decisivo per contrastare il sostegno che Trump raccoglie tra gli uomini, e non solo quelli bianchi senza laurea, tradizionale zoccolo duro del Maga. "Se guardo ai dati, se votassero solo gli uomini, Trump vincerebbe, ma le donne stanno rendendo questa elezione competitiva", afferma Jackie Payne, del gruppo di donne moderate Galvanize Action. Tanto più che gli strateghi dem sperano nelle 'ghost voter', elettrici, in particolare giovani, che magari votano per la prima volta.
Per motivarle, Harris ha messo al centro della sua campagna la difesa dei diritti riproduttivi, come ha fatto nel rally insieme a Beyoncè a Houston, ma sin dal primo momento della sua discesa in campo, il 21 luglio scorso dopo la rinuncia di Joe Biden, non ha mai voluto enfatizzare la natura storica della possibilità di diventare prima presidente donna. A differenza di quanto fece 8 anni fa Clinton che puntò moltissimo - a cominciare dallo slogan della sua campagna 'I'm with Her', sono con lei - sulla sfida all'ultimo soffitto di cristallo del potere politico americano.
"Chiaramente sono una donna, ma il punto che veramente interessa alla gente è avere qualcuno che sa fare il lavoro e ha un piano effettivamente concentrato su di loro", ha detto la vice presidente in una recente intervista a Nbcnews, affermando di non essere preoccupata del fatto che l'America possa essere meno pronta di quanto si pensi ad essere guidata da una donna. Un timore però che strateghi dem non esitano a confermare, spiegando alla Bbc che quando nei sondaggi gli intervistati dicono di non considerare Harris "pronta" o con abbastanza "personalità" per la presidenza, in realtà si riferiscono al suo genere.
Non è certo un caso che recentemente Joe Biden abbia affermato: "Una donna può fare ogni cosa che può fare un uomo, e di più, compreso essere la presidente degli Stati Uniti". Ma il segnale più diretto e esplicito è arrivato, in due momenti diversi, da Barack e Michelle Obama che continuano a essere le superstar del partito democratico.
Il primo ha letteralmente strigliato gli elettori maschi, in particolare afroamericani: "Non stiamo vedendo la stessa energia e adesione in tutti i nostri quartieri che abbiamo visto quando io ero candidato, e questo riguarda i fratelli", denunciando "tutta una serie di scuse" per nascondere il fatto "che, a voi, e sto parlando agli uomini, non piaccia l'idea di una donna presidente".
Dietro la durezza del messaggio, emergeva la realtà dei sondaggi che mostrano come Trump sia riuscito a guadagnare terreno tra l'elettorato maschile di tradizionali riserve dem, afroamericani e ispanici. Qualche settimana dopo è stata la volta di Michelle, che dal palco di Kalamazoo, in Michigan, ha puntato il dito contro i maschi che, in maggioranza, scelgono Trump che minaccia la libertà e salute riproduttiva delle donne: "Se non votate bene in queste elezioni, le vostre mogli, figlie e madri saranno danni collaterali della vostra rabbia" ha detto l'ex first lady, riconoscendo che il voto per Trump può essere il modo di esprimere la propria "rabbia". "Così come uomini siete pronti a guardare negli occhi delle donne e figlie che amate per dire loro che avete sostenuto questo assalto alla nostra sicurezza?", ha poi concluso.
Nel mondo del post #metoo, Trump infine ha conquistato terreno non solo tra maschi afroamericani e ispanici, ma anche all'interno di un'altra componente fondamentale della coalizione dem: i giovani, in particolare i voti dei giovani maschi delle frat house universitarie, delle tifoserie sportive, il cosiddetto bro vote. "I giovani maschi spesso sentono che se fanno domande vengono etichettati come misogini, omofobi o razzisti - spiega alla Bbc John Della Volpe, direttore dei sondaggi del Harvard Institute of Politics - sentendosi frustrati e incompresi, vengono risucchiati nella bro culture di Trump e Elon Musk. Guardano alle priorità dei dem, donne, aborto, cultura Lgbt, e si domandano 'e noi'?".
- 21:59 - Spagna: estrema destra rivendica attacco a Sanchez
Madrid, 3 nov. (Adnkronos) - L'associazione di estrema destra Revuelta ha rivendicato l'attacco al presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez, durante la visita ufficiale dei re a Paiporta, una delle località della regione di Horta Sud più colpite dalla catastrofe della Dana. Lo scrive elDiario.es, secondo cui il sindacato Vox ha offerto i suoi servizi legali a coloro che hanno preso a calci il veicolo del premier.
Adrián Campos, "volontario" di una sorta di delegazione valenciana di Revuelta, ha commentato in un gruppo WhatsApp, al quale ha avuto accesso elDiario.es: "La nostra associazione è qui, abbiamo distrutto la loro macchina, ma siamo riusciti a colpirlo solo con un bastone alla schiena. Non so cosa sia successo dopo, ma è uscito vivo dalla nostra zona".
La Polizia, come ha appreso il giornale, sta indagando sulla chat. Si tratta dello stesso gruppo di estrema destra che ha indetto una protesta nella sede del Psoe a Madrid lo scorso novembre. Revuelta è un'associazione giovanile promossa da Vox in occasione delle proteste di Ferraz. Campos ha assicurato, in una conversazione telefonica con elDiario.es, di non essere stato personalmente a Paiporta (sostiene di essere rimasto a Benetússer), ma di conoscere diversi giovani coinvolti negli scontri, sottolineando di "non far parte dell’associazione, ma di essere un volontario".