La truffa arriva sulle tavole degli italiani. “Una vera bufala” è il titolo del nuovo appuntamento di Servizio Pubblico Più, lo spazio di approfondimento di Michele Santoro, in onda giovedì 20 giugno alle 21.10 su La7 e in diretta streaming su ilfattoquotidiano.it. Si racconta la storia di come, secondo un’indagine della magistratura, uno dei prodotti di eccellenza della tradizione alimentare italiana rischia di diventare una vera e propria truffa.
A far luce su una pratica ormai sempre più diffusa, è Stefano Maria Bianchi che racconta di come alcuni produttori spregiudicati, per inseguire il denaro facile e riempire ogni giorno i supermercati, userebbero scorciatoie per produrre mozzarella di bufala campana di origine protetta: alla preziosa alchimia del prodotto fresco e proveniente dalle province di Caserta, Salerno, Frosinone e Latina, vengono sostituiti latte congelato, munto in ogni parte del mondo, o addirittura in polvere, che costa ancor meno, e poi cagliata, proveniente da Romania, Lituania, Olanda, Polonia. I costi si abbattono, il consumatore è ingannato, e a trarne vantaggio, secondo la Direzione distrettuale antimafia, oltre ai produttori di mozzarella sarebbe la camorra, che, dopo aver violentato il territorio riempiendolo di rifiuti tossici, sul settore ha fatto investimenti.
Dalle discariche ai nostri piatti, la vera bufala è servita. Il metodo è sempre lo stesso: regole aggirate e tutele cancellate. Nel documentario d’inchiesta “Una vera bufala” parlano imprenditori senza scrupoli, vittime di camorra, trattative segrete per rendere lecito l’illecito, mediatori internazionali, schiavi costretti a lavorare fra i veleni e consumatori ignari.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez