“Roma città aperta”. E’ questo lo slogan del gay pride capitolino per quest’anno. Ma gli organizzatori lamentano l’assenza del neo-eletto sindaco Ignazio Marino: “Non vogliamo fare polemiche, ma la sua presenza sarebbe stato un segnale forte, poteva venire qui con la famiglia, noi lottiamo per questo”, afferma Andrea Maccarone, portavoce del comitato roma pride, che aggiunge: “Speriamo che le azioni future siano coerenti con le promesse fatte in campagna elettorale, come per esempio sul registro delle unioni civili”. “Io stimo la Boldrini, è bello che le istituzioni scendono in campo. Ma servono fatti, di parole ne abbiamo avute anche troppe, siamo nel 2013″, continuano i manifestanti. “In parlamento ci sono maggioranze trasversali che potrebbero portare l’Italia a fare a grandi passi in avanti, basta volerlo”. E’ l’appello di Vladimir Luxuria al Pd, Sel e M5s. Su Marino la ex parlamentare del pd afferma: “E’ stata una delusione terribile sapere della sua assenza oggi, spero che le sue promesse si traducano non solo nei voti ottenuti da parte della comunità lgbt, ma in fatti” di Irene Buscemi

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