Nel #M5S in parlamento ci sono 160 persone (più o meno) che sono state elette da milioni di persone per stare lì e fare quello che dicono Grillo, Casaleggio e Domenico Cazzaroli. Fine. Non devono fare altro, esattamente come ogni dipendente che accetta di lavorare per un’azienda. In entrambi i casi, il pensiero individuale non è richiesto, si esegue acriticamente e poi, se il capo scazza, peggio per lui e per te che perdi il lavoro. Ma anche no.

Purtroppo nel M5S molti non ci arrivano e solo per il fatto di essere stati eletti dalla plebe ciabattona e da alcuni talebani del senso civico, credono di essere dei gran statisti, esattamente come altri cazzabubboli degli altri partiti che però, senza tanti urli, blog, tuit, feisbuc e foto di gatti postate su instagram, hanno ben chiaro che devono stare al loro posto e seguire le dritte di qualcuno di più grande e grosso.

Per fortuna viviamo nell’era de #ilgiornodopononsuccedemaiuncazzo, ancora troppa gente va a votare, gli armadi sono pieni di roba, buttiamo via il cibo, compriamo il kamut, il seitan, il tofu, ci curiamo allergie inesistenti, parliamo di crisi, abbiamo paura di perdere tutto e in questo rimeic raffazzonato della fine degli anni settanta senza omicidi e rapimenti, tra un po’ torneranno gli anni ottanta e grazie a lidersss del calibro di Renzi verrà data una svecchiata al nulla che avanza svogliato.

Molti statisti illuminati del M5S confluiranno nel Partito dei Patatini di Renzi, sfideranno Berlusconi, perderanno e governeranno insieme a lui. Noi invece staremo a parlarne di loro su feisbuc o a tuittare, che è poi quello che ci meritiamo.

Dibattito

Articolo Precedente

Se in piazza ci fossero i campioni del volley

next
Articolo Successivo

Meeting Cl, la presentazione tocca alla radicale Bonino

next