Trapela dai retrobottega della politica che circola tra Salerno e Roma una bozza di interrogazione parlamentare prodotta negli ambienti nella minoranza consiliare salernitana per denunciare al governo Letta la perdurante incompatibilità del sindaco-viceministro Pd alle Infrastrutture Vincenzo De Luca e sollecitare una rapida risoluzione del caso. Nell’unica maniera possibile: con il doveroso sfratto di De Luca dalla stanza di primo cittadino. Peccato che nessun deputato o senatore locale del centrodestra, che a Salerno dovrebbe supportare l’opposizione, sia disponibile a firmarla. A cominciare dalla ex ministra Mara Carfagna, i cui rapporti con De Luca sono diventati di zucchero da quando lui si prodigò per favorire il subentro dell’ex marito Marco Mezzaroma nella proprietà della Salernitana, e che è stata tra i primissimi a congratularsi per la nomina governativa del sindaco. Tacciono anche gli altri parlamentari azzurri e collegati: Giuseppe Esposito, Eva Longo, Edmondo Cirielli (ex Pdl poi Fratelli d’Italia). Quest’ultimo difficilmente potrebbe farsi alfiere di questa battaglia, dopo aver convissuto per quasi 5 anni col doppio incarico di parlamentare e di presidente della Provincia di Salerno.

Il consigliere comunale Roberto Celano (Fratelli d’Italia) è uno dei giapponesi che combatte contro l’unanimismo dell’amministrazione comunale made in De Luca. Per dare un segnale contro il cumulo di poltrone si è dimesso da presidente della società provinciale Ecoambiente. Celano non conferma ma nemmeno smentisce l’indiscrezione sull’interrogazione-fantasma: “Non so, io ho solo scritto una lettera aperta e rivolta a tutti i parlamentari di tutti gli schieramenti e senza limiti di territorio. Al mio appello hanno risposto solo quelli del Movimento 5 Stelle di Salerno con un comunicato”. Vero. Il senatore Andrea Cioffi (avversario di De Luca alle comunali 2011) e i deputati Silvia Giordano e Angelo Tofano hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta e al ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi per “richiamare De Luca a un comportamento di correttezza istituzionale”, invitandolo a dimettersi. E si chiedono per quale ragione a Padova e Reggio Emilia i consigli comunali hanno già votato da tempo per la decadenza da sindaci dei ministri Flavio Zanonato e Graziano Del Rio, mentre a Salerno è in atto una melina per prendere tempo, consentire a De Luca di conservare i due incarichi, e far slittare la decisione alle calende greche. La seduta consiliare del 31 maggio ha deliberato un rinvio della pratica in commissione Statuto “per approfondimenti”. Un altro mese di tempo strappato coi denti. Tra i 23 firmatari del documento approvato in aula, la candidata sindaco del Pdl Anna Ferrazzano. Pronta al grande salto in maggioranza, pare, attraverso la lista civica Campania Libera. Creata da Vincenzo De Luca.

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