“Era un posto abbandonato da più di 10 anni. Noi l’abbiamo ristrutturato per organizzare dentro corsi, attività culturali, sportive e politiche”. Gli attivisti descrivono così il centro sociale Zam di Milano, che questa mattina è stato sgomberato dalle forze dell’ordine dopo un’occupazione durata più di due anni. All’arrivo degli agenti ci sono stati momenti di tensione e una barricata costruita per impedire alla polizia di avvicinarsi all’ingresso dell’edificio ha preso fuoco. Due giovani sono rimasti alcune ore sul tetto, prima di scendere intorno a mezzogiorno. “E’ l’ennesimo spazio che viene sgomberato nel silenzio assordante della giunta Pisapia”, accusa un militante. “Questa città ha fame di spazi ed è strapiena di grandi posti abbandonati e lasciati vuoti”, dice una ragazza. Sul posto è arrivato anche Mirko Mazzali, consigliere comunale di Sel, chiamato dagli attivisti per il suo ruolo di avvocato. “Questo è un posto privato per cui dal punto di vista legale lo sgombero era necessitato – spiega Mazzali -. Poi c’è un tema evidente di necessità di molti giovani di avere spazi sociali. Una questione che l’amministrazione in parte sta affrontando con i bandi con cui sono stati assegnati molti posti, ma alcuni soggetti ritengono di individuare altre strade” di Luigi Franco
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