Il M5s aveva ragione, alla fine ha vinto l’inciucio. Ma poteva esserci un altro finale…

Il M5s aveva promesso che avrebbe aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno e ci sta riuscendo. Bersani e la Bindi dimessi, la base del Pd che insorge contro Marini
Il Pd costretto a scegliere Prodi, che faceva parte della rosa di nomi votati dal M5s. E ora si vede chiaramente che buona parte del Pd non voleva il cambiamento, tant’è che hanno affondato Prodi.

E ora avremo il governo dei 10 saggi della vergogna, lacrime e sangue, salvo Berlusconi, si bloccano le intercettazioni telefoniche, stop ai giudici, regali alla mafia dei colletti bianchi e macelleria sociale… Aveva ragione Grillo. Al mille per mille.

Però, scusate, a me non fa piacere che Berlusconi saltelli felice con suoi capelli finti che hanno un’erezione. Dopo il terrore di vedere Prodi al governo, ce l’ha fatta un’altra volta. 
Che questa partita l’abbia vinta Grillo che ha dimostrato che volevano l’inciucio e l’ha vinta Berlusconi?

Mi resta una domanda. Prodi ha ottenuto 395 voti, Rodotà 213 voti, che fanno un totale di 608 voti, cioè 104 di più di quelli necessari per vincere. Quindi per un’attimo si è potuto avere qualche cosa di meglio del governo dei 10 saggi cattivi. Ma il M5s non ha colto l’occasione.

E forse ha ragione l’M5s a dire che tanto con questi politici non si sarebbe ottenuto nulla e che gli otto punti di Bersani erano solo una presa in giro. È una posizione rispettabile ma sinceramente non mi convince. La candidatura di Prodi era una vittoria colossale dei nuovi eletti del Pd usciti dalle primarie di Bersani e della base che è insorta contro Marini. In quel momento il vecchio Pd era morto. E hanno proposto Prodi proprio perché era nella rosa di nomi del M5s. Ma Grillo ha detto: non preoccupatevi! Pertini, il miglior presidente della storia d’Italia, è stato eletto alla sedicesima votazione.

E ha dato modo ai renziani e ai dalemiani di fare il passo del cavallo, una mossa assurda, vergognosa. Ma sono riusciti a risorgere e hanno vinto loro e Berlusconi, uccidendo sul nascere la svolta del Pd. Grillo può dire l’avevamo detto, ma è stata una vittoria?

Anch’io ho detto che c’era il rischio che succedesse quel che è successo, ma non mi sento per niente vittorioso. Anzi sto proprio male.

Da secoli i progressisti si scontrano sulla domanda: è meglio un uovo oggi o una gallina domani? Nella nostra situazione, l’uovo era rappresentato da Prodi presidente e dagli otto punti di Bersani, che con un’abile trattativa si sarebbero potuti ampliare e migliorare. La gallina è invece la caduta della Casta, la successiva vittoria del M5s con il 51% dei voti e quindi l’apertura di una stagione di vere riforme.

La prima domanda che mi faccio è: se non si interviene subito per dare respiro a milioni di famiglie che sono alla disperazione con un po’ di riforme concrete, cosa succede a queste famiglie? A che gli serve la gallina domani se intanto sono morti suicidati o le loro vite sono state distrutte? L’ipotesi gallina presenta poi un altro rischio: alla fine la gallina potresti non mangiartela tu, se la mangia il lupo.

Quando ero un ragazzo ho visto finire nella cacca una grande rivoluzione. Da lì in poi ho preferito occuparmi di risolvere problemi piccoli, in modo tale che sei sicuro che almeno un piccolo risultato positivo lo ottieni. Per questo ho sempre lavorato nel volontariato. E ho verificato che nel piccolo puoi veramente combinare qualche cosa. Il tuo sforzo crea subito un beneficio per la persona che stai aiutando. Quindi io sono per mangiarsi l’uovo oggi.

Ma, sperando di sbagliarmi, osservo anche che oggi il rischio che la gallina se la mangi il lupo è molto alto. Non scommetterei sul fatto che alle prossime elezioni il M5s aumenti i voti. E temo che invece sia Berlusconi a vincere. E non c’è dubbio che la causa di tutto questo sia solo la pervicace mostruosità della Casta che rapina l’Italia da sempre.

E il M5s potrà ben dire che il cambiamento è naufragato per colpa di una banda di predoni impuniti, ma permettetemi di osservare che un tale tipo di ragionamento in Danimarca non potresti farlo (sì sono fissato con la Danimarca). Per loro è un modo di pensare inconcepibile, per via che sono luterani con forte influenza calvinista. Considerano centrale la parabola dei talenti. Dio ti dona una certa quantità di talenti e tu DEVI farli fruttare. Il tuo compito esistenziale è contribuire al completamento della Creazione sfruttando le tue potenzialità. Dal punto di vista di un cattolico se il lupo ti mangia la gallina tu non hai colpe: la colpa è del lupo che te l’ha mangiata. Per un luterano devi capire subito che esiste il Diavolo e che opererà contro di te. Non puoi dire: avrei allevato la gallina ma il Diavolo me lo ha impedito. Perché così facendo diresti una bestemmia.  Se la tua fede in Dio è sufficientemente grande sarai in grado di mettere in conto l’esistenza di Satana, e sconfiggendolo dimostrerai la grandezza del disegno di Dio.

Ma in Italia la maggioranza non la pensa così. È pieno di gente che si libera la coscienza dando la colpa agli altri. Alberto Sordi interpretava il ruolo di un tale che continuava a ripetere: “A me m’ha rovinato la guerra!” Siamo maestri di scuse. Gente che ha fatto morire dieci volte la nonna per scusare i propri ritardi.

Abbiamo ancora qualche speranza? Sì. Ma al momento non saprei dire quale. Comunque siamo su questo mondo per stupirci.

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