Il Movimento 5 stelle sceglie i suoi candidati alla Presidenza della Repubblica. Tutto si è svolto rigorosamente sul web, senza sprecare un grammo di carta o goccia di inchiostro; ma consumando decine di migliaia di kilo byte, nell’alternarsi di discussioni e di post, per arrivare a una scelta oculata ma soprattutto nuova. È la galassia Casaleggio che oramai anche in Italia – sostengono i militanti 5 stelle – sta indicando una nuova via per la partecipazione democratica e una forma differente del fare politica. E allora, per quanto riguarda la bagarre sul futuro inquilino del Colle, forse qualche nome può risultare inaspettato. I papabili, ospitati su forum e community libere, come quelle presenti sui siti dei vari movimenti 5 stelle d’Italia o su Beppegrillo.it o sui meet-up del territorio sono Milena Gabanelli, la giornalista famosa per le sue inchieste a Report su Rai3; oppure l’ex magistrato e giudice della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato, che interpellato dai grillini pare abbia dato già la propria disponibilità; senza contare gli outsider, come la giurista e costituzionalista dell’Università di Padova Lorenza Carlassare o il Cancelliere della Corte penale internazionale, l’italiana Silvana Arbia.Quest’ultima pare abbia preso molto seriamente la proposta.

“Sono onorata – ha risposto ai grillini – per il vostro interesse. Penso che in un momento difficile e comunque cruciale per l’Italia, il rappresentante dell’unità nazionale deve ricomporre i cocci e dare un’immagine degna e rispettabile del nostro paese”. Osservazione naturalmente postata on-line. All’Arbia e agli altri vanno poi aggiunti, Stefano Rodotà, Emma Bonino, Gherardo Colombo e il Procuratore aggiunto della distrettuale antimafia di Milano, Ilda Boccassini. Ma oltre ai forum e al blog del leader M5S, esistono altri ambiti di discussione ben più “esclusivi”, aperti a una stretta cerchia di partecipanti, dove diventare tali è un’operazione alquanto complessa e laboriosa.

Attualmente tra i grillini va molto di moda una piattaforma che arriva dall’America e che si chiama “Liquid Feedback”. Concepita in “open source” e quindi aperta liberamente a tutti gli sviluppatori del mondo, è un sistema di forum molto complesso e articolato, nato apposta per condividere opinioni in ambito politico. Si ispira a un principio che piace molto ai seguaci di Grillo, la cosiddetta “democrazia liquida”, un modo di considerare la partecipazione totalmente priva di ostacoli e non-arginabile. Una fonte interna al Movimento 5 Stelle racconta al Fatto Quotidiano che quando qualcuno andò a proporre l’utilizzo di questo tipo di tecnologia a Casaleggio, questi storse il naso. Tempo dopo ne fu ammesso un utilizzo, per così dire, limitato, tant’è che oggi solo Lombardia 5 Stelle e Sicilia 5 Stelle hanno aperto piattaforme su LF, coi server sistemati in provincia di Bergamo. I limiti d’accesso rimangono: bisogna mandare agli amministratori una copia di un documento di identità e l’auto-certificazione dell’iscrizione al portale nazionale M5S. Ottenuto il “nulla osta” si inizia la discussione, con la piattaforma accessibile anche dal telefonino. Di recente su LF Lombardia5Stelle s’è chiusa la discussione sulla scelta di tre nomi da presentare per il Colle. Vince la Gabanelli seguita da Rodotà e Imposimato. Ma non solo di Presidenza della Repubblica si discute tra i grillini su Liquid Feedback. In Lombardia è stata approvata la proposta di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti che vedono alla sbarra amministratori della passata Giunta regionale di Roberto Formigoni, in modo tale che se condannati “si vadano a confiscare i beni patrimoniali e reddituali incongrui” è scritto nella petizione. Un’altra proposta di questa democrazia liquida e partecipativa, tutta fatta online.

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