“Parlerò con il ministro Cancellieri e sono sicuro che darà il suo contributo affinché la scuola Viviani non chiuda”. Il prefetto Francesco Cirillo, vicecapo della Polizia, si unisce al coro di quanti promettono il massimo impegno per scongiurare la chiusura della scuola Viviani nel Parco Verde di Caivano, vero e proprio presidio di legalità in una delle aree più difficili della provincia di Napoli. Malgrado gli sforzi della preside, Eugenia Carfora, e dei pochissimi docenti di ruolo, l’Istituto rischia infatti di essere cancellato dal piano di razionalizzazione delle scuole anche a causa del numero sempre più basso di iscritti. “Questa scuola ha molti motivi in più delle altre per restare aperta – ha detto Vincenzo Spadafora, presidente dell’Autorità garante per l’Infanzia e l’Adolescenza – ho sentito anche il ministro Profumo: capisco che c’è un problema di fondi e di razionalizzazione, ma – continua – non può chiudere un Istituto che qui rappresenta un presidio di legalità”. Ma ad oggi la situazione della scuola è drammatica: nel plesso del Parco Verde c’è un solo docente di ruolo, mentre per il prossimo anno si prevedono solo poche decine di iscrizioni alle medie. “Anche se fosse l’ultimo minuto del mio impegno qui nel Parco Verde l’ho vissuto intensamente – ha detto agli alunni la preside Eugenia Carfora – non conosco il futuro, ma la scuola è già stata definita ‘di troppo’. Alle Autorità ho scritto tanto – spiega -, adesso bisogna dare delle risposte vere, c’è bisogno che le Autorità ci siano”. Cosa che non è accaduta in occasione della visita di Cirillo e Spadafora, quando alla Viviani non c’era nessun rappresentante del comune di Caivano. “Eppure – ha dichiarato Spadafora – io avevo avvisato della nostra visita il sindaco” di Andrea Postiglione

 

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