Accesa polemica tra Gianfranco Polillo e Fabrizio d’Esposito del Fatto durante il talk show d’approfondimento “L’aria che tira”, su La7. L’attuale sottosegretario di Stato all’Economia, che per tutta la puntata si dimena e si sbraccia per difendere Silvio Berlusconi e per attaccare la magistratura, si scontra ferocemente col giornalista del Fatto Quotidiano, tacciato di alimentare insieme a Pancho Pardi “campagne di odio politico”. Quando d’Esposito gli ricorda il suo curriculum politico e la lauta pensione che percepisce, Polillo sbotta: “Io ho versato i contributi, non faccio parte della casta. Sono entrato nel governo tecnico come esperto economista”. Il giornalista gli ricorda che, in realtà, il suo ingresso nel governo è stato determinato dalla sua amicizia con Fabrizio Cicchitto. Piccato, il sottosegretario ammette: “Sì, è vero. E allora? E’ un crimine?“. “Lei è stato comunista” – controbatte d’Esposito – “socialista e poi vicesegretario del Partito Repubblicano“. Polillo sfodera il solito mantra: “E allora? E’ un crimine?”. Nel resto della trasmissione il sottosegretario difende appassionatamente il leader del Pdl, al punto che la conduttrice Myrta Merlino non riesce a trattenere la inevitabile domanda: “Ma perchè lei fa il difensore d’ufficio di Berlusconi?”. “Io voglio difendere la verità storica di questo Paese e una visione nobile della politica“, risponde ghandianamente Polillo  di Gisella Ruccia

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