“Sentivo un rumore da una cabina dell’Enel all’angolo del palazzo. Ho chiamato un ingegnere che lavora nei cantieri della metro e lui ci ha detto ‘scappate’ e ho dato l’allarme”. Il portiere del palazzo crollato questa mattina a Napoli racconta come sono andate le cose. È grazie a lui e all’allarme lanciato in tempo che oggi in città è stata evitata una tragedia. Tuttavia, tra gli abitanti della Riviera di Chiaia la preoccupazione è tanta: a sentire loro, infatti, i lavori della metropolitana e il traffico di auto e moto aumentato a dismisura dopo la chiusura del lungomare hanno aumentato pericolosamente le vibrazioni in tutta la zona. Per questo, non sono pochi i cittadini che attaccano il sindaco Luigi de Magistris. Il timore è che quanto successo oggi possa ripetersi, malgrado non sia ancora stato dimostrato un nesso tra i lavori della metropolitana e il crollo, che per ora sembrerebbe causato da infiltrazioni d’acqua. “Io abito tre palazzi più avanti – dice un abitante della zona – e di notte non riesco a dormire per i rumori che sento. Più volte ho visto la mia stufa di notte spostarsi da sola”  di Andrea Postiglione

 

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