“Accogliamo la proposta, l’invito di Storace, che lui definisce tecnico, anche come risposta per un minimo di rivolta morale contro i comportamenti vergognosi che ci hanno ingannato e tagliato fuori”. E’ l’annuncio del leader storico dei radicali, Marco Pannella, a Radio Radicale. Pannella ha parlato appunto di “accordo tecnico” con Storace per presentarsi alle elezioni per la Regione Lazio, elezioni per cui il leader della Destra si presenta candidato presidente. Ieri Storace aveva rivolto l’invito durante la trasmissione radiofonica “La Zanzara”. 

Pannella ha risposto alle critiche giunte anche dall’interno del partito a Storace: “è stato cattivo amministratore, certo, ma peggio di Marrazzo e altri? Non mi trovo in imbarazzo, neanche verso l’elettorato” ha quindi spiegato il leader radicale, per il quale, a differenza di Nicola Zingaretti, Storace ha chiesto la presenza in lista dei consiglieri radicali uscenti come ‘controllori’ dei conti pubblici regionali: “Nulla di più liberale”. Questa mattina, prima dell’annuncio di Pannella, Zingaretti aveva dichiarato: “Mi dispiacerebbe se Pannella andasse con Storace. Ho sempre detto che per i Radicali avevamo porte aperte. Gli rinnovo l’appello ora perché i giochi da parte mia non sono ancora chiusi”.  

Durissimi i commenti del Partito Democratico. “Siamo in presenza di un accordo politico e di potere, altro che accordo tecnico. Quello tra i radicali di Pannella e l’oscurantista Francesco Storace è un’intesa contro natura. Da una parte ci sono i radicali, da sempre aperti alla difesa dei diritti civili e dall’altra una coalizione di estrema destra che vuole eliminare la legge 194 sull’aborto, chiudere i consultori, mandare in carcere chi fuma uno spinello. Un accordo di convenienza, un inciucio vergognoso. Ma gli elettori non tollerano furbizie di questo tipo” afferma in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli. “Stupisce e dispiace la scelta di Marco Pannella di far alleare i radicali con Storace e il centrodestra per le elezioni regionali nel Lazio. Storace e i suoi, a partire dalla capolista Tarzia, rappresentano tutto ciò contro cui si sono sempre rivolte le battaglie radicali per l’avanzamento della società italiana” fa sapere la parlamentare democratica Marianna Madia. “I valori dei radicali – aggiunge – sono senz’altro meglio rappresentati da Nicola Zingaretti e dal centrosinistra. Personalmente ho sostenuto la campagna per Pannella senatore a vita, con tanti altri, di diverse idee politiche. Con questa scelta sciagurata Pannella ha rovinato il senso di un’iniziativa che era un riconoscimento a mezzo secolo di battaglie civili. Alleandosi col peggiore e il più retrivo in campo Pannella compie un gesto non degno di un senatore a vita”.

‘Mi sono sempre considerato amico ed estimatore di Marco Pannella, anche quando, come è avvenuto molte volte, sono stato in dissenso con le sue iniziative. Ma vederlo stringere un’alleanza per le elezioni della Regione Lazio con Storace, tra l’altro dopo che Emma Bonino era stato il simbolo di un’alternativa possibile alla Polverini, mi stringe il cuore e mi obbliga a manifestare, sia pure con affetto, tutto il mio sconcerto. Un partito che ha una storia di autentica passione libertaria non può suicidarsi con i gagliardetti della destra di Storace” afferma in una nota Bruno Tabacci, leader del Centro Democratico, la formazione riformista moderata della coalizione di centrosinistra.

Ieri sera dopo la diffusione della notizia si era mobilitata anche la rete. Una seria di messaggi sui social media, Twitter e Facebook, tutti rivolti al leader radicale: mai con Storace, dicevano fan e militanti. In molti ricordavano anche Emma Bonino era candidata contro il Pdl e la Polverini. E infatti pare che proprio la vice presidente del Senato abbia manifestato i dubbi più forti, segnando una inedita frattura con Pannella. 

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