Nessuna condanna. La Corte d’Appello di Napoli ha stabilito che i reati contestati a dieci poliziotti accusati di abusi e pestaggi nei confronti dei partecipanti della manifestazione contro il ‘Global Forum‘ svoltosi a Napoli nel marzo del 2001, sono prescritti. Il processo si riferisce ai fatti denunciati da esponenti dei movimenti no-global e da cittadini all’interno della caserma della polizia “Raniero” dove furono condotti manifestanti per essere identificati dopo gli scontri con la polizia nel tentativo di superare la ‘zona rossa’.

In primo grado agenti e due funzionari furono condannati dalla quinta sezione anche per il reato di sequestro di persona. Già in primo grado erano state dichiarate prescritte le ipotesi di reato di violenza privata, lesioni, abuso d’ufficio e falso. Per la procura di Napoli, gli 85 manifestanti che furono portati alla ‘Raniero’ furono picchiati e ‘tenuti segregati’; Riesame e Cassazione avevano annullato l’ordinanza per tale ipotesi di reato. Quando nel 2001 gli agenti della Squadra mobile si presentarono dai colleghi per notificare loro le ordinanze di custodia cautelare, i poliziotti presenti in questura attuarono una catena umana intorno l’edificio di via Medina, per impedire gli arresti.

Il 17 marzo di quell’anno ci furono scontri violenti perché il corteo dei movimenti no-global intendeva violare la zona rossa a ridosso di palazzo reale dove si svolgeva il Global forum. La rete No global presento’ un libro bianco sui pestaggi, raccogliendo le testimonianze dei ragazzi della ‘Raniero’. Pero’ ad accusare i poliziotti, nel corso del tempo, sono rimasti in pochi. Il reato di sequestro di persona era l’unico non ancora prescritto. ”Prescrizione pestaggi e abusi in caserma Raniero di Napoli (Global Forum 2001). Un’altra triste pagina per democrazia”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris su Twitter.

Articolo Precedente

Mafia, in appello a Palermo condanna a 3 anni e 8 mesi ex deputato Udc Costa

next
Articolo Successivo

Trattativa, non basta lasciarsi scappare qualche parola

next