Una vera e propria esecuzione sommaria, una decina di giovani siriani, forse soldati lealisti di Damasco, ma non è del tutto chiaro, ammassati tra polvere e calcinacci, umiliati, picchiati, presi a calci e poi giustiziati a colpi di mitra in nome di Allah. Secondo gli osservatori della Nazioni Unite, se ne fosse confermata la veridicità, sarebbe l’ennesima prova dei crimini di guerra commessi in Siria da Hassad e dai suoi fedelissimi. “Dobbiamo esaminarlo con attenzione – ha spiegato da Ginevra Rupert Colville, portavoce del commissariato Onu per i diritti umani – certo se tutto fosse vero, come sembra, dimostrerebbe che in Siria ormai i soldati non sono più dei combattenti. A questo punto si potrebbe davvero parlare di crimini di guerra”
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