Test inattesi e il vaccino antinfluenzale, fortemente consigliato per le categorie a rischio, è stato ritirato. Questa mattina si parlava di un milione di dosi ritirate. Ma con il passare delle ore, i numeri del maxi ritiro, sempre secondo fonti ufficiali, sono più che raddoppiate. E nel pomeriggio il ministro Renato Balduzzi ha detto che le dosi ritirate sono 2,3 milioni: “Si tratta di due lotti su 32, richiamati per precauzione e mai messi in commercio. In ogni caso sarà garantito il fabbisogno”. Questa mattina il Corriere della Sera aveva anticipato la notizia del ritiro di “sole” 65 mila dosi a Milano, indiscrezione poi confermata dal ministero della Salute con una nota che spiegava che il ritiro era stato deciso dalla stessa azienda Crucell. Le dosi, invece, anche in considerazione delle quote di mercato dell’azienda sono molte di più. Dopo la segnalazione della azienda farmaceutica, che ha riscontrato in alcuni test potenziali pericoli per la salute in due lotti del suo farmaco, è stato deciso dal dicastero di ritirare l’intera produzione. L’azienda copre circa il 10 per cento dell’intero fabbisogno, che ammonta a 10-12 milioni di dosi totali. E il ritiro infatti “riguarda circa il 10% delle dosi di vaccino italiane, considerato che l’azienda è al quinto posto nella classifica dei fornitori nel nostro Paese”.  Il vaccino Inflexal V avrebbe registrato, secondo una lettera della stessa azienda, “risultati inattesi nei test’’.

Il ministero della Salute però tranquillizza: “I vaccini sono estremamente controllati. I controlli sono ferrei e quando si rileva un problema, che può accadere, perché comunque si tratta di prodotti biologici, le aziende ritirano non solo i lotti sospetti, ma l’intera produzione. E’ una misura precauzionale – continua la nota del dicastero – che viene sempre adottata, quando si individua anche solo un minimo rischio. Il ministero della Salute assicura che non vi sono rischi per la salute e che quello che si sta affrontando in queste ore è solo un problema organizzativo per reperire anche sul mercato estero da parte delle aziende produttrici tutte le dosi necessarie di vaccino antinfluenzale”. 

La vicenda potrebbe causare un rallentamento nella campagna di vaccinazione in Italia. “C’era stato un rallentamento della produzione per una questione di approvvigionamento di un composto – spiegano dal ministero – Poi abbiamo ricevuto la segnalazione dell’azienda. Il problema di sicurezza riguarda uno o due lotti, ma trattandosi di prodotti biologici l’approccio è quello di bloccare e ritirare cautelativamente l’intera produzione. Tra oggi e domani, comunque, all’Agenzia italiana del farmaco” ci sarà una “riunione con le aziende produttrici, per cercare di capire come colmare questo vuoto di forniture“. Dal dicastero della Salute sottolineano come il ritiro sia stato “volontario e segnalato dall’azienda. I controlli sui vaccini sono molto serrati” e in caso di problemi di sicurezza si procede in modo drastico. Dunque il dicastero non ha fatto altro che confermare la decisione di Crucell, comunicata già nei giorni scorsi ad altri Paesi, come la Gran Bretagna. Nessun “problema di sicurezza per la vaccinazione anti-influenza”, dunque, “ma un problema di carattere organizzativo”, che potrebbe portare a appunto a un minimo rallentamento nella campagna vaccinale.  

Il ministero della Salute questa mattina, in un primo comunicato, informava “che l’azienda produttrice dei vaccini in questione non è tra le prime che riforniscono il mercato. In queste ore al ministero e all’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) si sta affrontando il problema. Altre aziende hanno assicurato la garanzia delle dosi necessarie in modo che non vi sia alcun problema per i cittadini”.

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