Ci saranno gli espulsi di Cento, insieme al consigliere Giovanni Favia e a diversi eletti e attivisti dell’Emilia Romagna. Ma, per carità, dicono “non chiamatelo raduno dei ribelli”. Piuttosto, “una giornata per per discutere di nuovi strumenti di partecipazione”, e per sperimentare piattaforme come Liquid Feedback. “Non faremo nemmeno il nome di Grillo o di Casaleggio”, assicura Valentino Tavolazzi, consigliere di Progetto per Ferrara e primo epurato dal Movimento 5 stelle. È lui, insieme al suo gruppo , l’organizzatore dell’incontro sulla “democrazia interattiva partecipativa”, in programma domenica 30 settembre a Ferrara.

Tavolazzi non vuole sentire parlare di riunione di eretici: “L’abbiamo messo in piedi prima che scoppiasse il caso Favia”, chiarisce. Anche se, tra le adesioni, ci sono diversi esponenti del Movimento da tempo in rotta di collisione con il fondatore proprio per le questioni che riguardano i rapporti interni tra il vertice e la base, e la concentrazione del potere nelle mani di poche persone. Sicura, ad esempio, la partecipazione dell’ex gruppo a 5 stelle di Cento, diffidato all’utilizzo del logo per aver chiesto un confronto con Grillo in merito all’allontanamento di Tavolazzi. “Il problema esiste – denunciano gli attivisti di Cento sul loro blog – e non è né Tavolazzi, né Favia. Il Movimento è davanti a un bivio: se si sceglie la strada sbagliata di trasformerà in uno dei tanti partiti ad personam della politica italiana, che rigetterà nella disillusione tanti italiani”.

Certa anche la presenza di Giovanni Favia, il dissidente che, nel fuori onda trasmesso alcuni giorni fa da Piazzapulita, descrive Gianroberto Casaleggio, il braccio destro di Grillo, come una sorta di padre padrone “spietato e vendicativo”. Mentre se da Ravenna il consigliere Pietro Vandini si dice “curioso di approfondire meglio l’argomento” e spera di riuscire a trovare il tempo per andare a Ferrara, gli eletti in comune a Bologna diserteranno l’appuntamento. Non andrà l’ex candidato sindaco Massimo Bugani, fedele “senza se e senza ma” A Grillo. E nemmeno Federica Salsi, che tuttavia si mostra interessata al tema: “Del sistema di Liquid Feedback parleremo anche noi qui a Bologna, in un incontro dedicato solo a questo tema Per questo non sento la necessità di andare a Ferrara a discuterne. E poi avevo già altri impegni”. Danno forfait anche gli eletti di Parma, reduci del comizio di Grillo sull’inceneritore: “Gli impegni istituzionali ce lo impediscono”.

Le adesioni sono comunque parecchie e gli organizzatori sperano di accogliere 350 persone in sala. Alle quali aggiungeranno quelle collegate in diretta streaming. Del resto con le elezioni alle porte, con l’urgenza di selezionare i candidati per la corsa al Parlamento e di definire il programma nazionale, nel Movimento il dibattito sui diversi sistemi di partecipazione è accesissimo. E anche se Grillo pochi giorni fa ha annunciato che “i candidati saranno scelti online e il programma sarà discusso e completato attraverso una piattaforma in rete, in modo trasparente”, il timore di alcuni è di arrivare alla prova più importante senza un software valido che garantisca l’effettivo voto di tutti. “Stiamo aspettando da 3 anni un portale che concretizzi l’articolo 4 del non-statuto – spiega Tavolazzi –. E cioè quello che prevede la creazione di uno strumento di consultazione democratico. Ma finora non abbiamo visto niente”. Per questo “ci stiamo attrezzando per capire come ottenere quella democrazia diretta che fino ad ora, a livello nazionale, non c’è stata”.

Ospite all’incontro di Ferrara ci sarà Daniele Monteleone, coordinatore europeo del Partito pirata. Sarà lui, insieme a Giuseppe Cal. , altro esponente dei pirati italiani, a spiegare i meccanismi e il funzionamento di Liquid Feedback, il software open source ideato dai tedeschi di Interaktive Demokratie, che permette di dialogare e di votare, prendendo così parte ai processi decisionali. “Uno strumento fantastico – conclude Tavolazzi – che qui a Ferrara è già realtà. Noi abbiamo deciso di provarlo e in questo momento stiamo raccogliendo le iscrizioni dei vari cittadini”. 

 

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