Al Meeting di Comunione e Liberazione la consueta sfilata dei potenti del momento e il solito vago sentore di mercanti nel tempio.

Comunione e Acclamazione

Ai fan di Comunione e Acclamazione
dai tempi più remoti piace assai
l’applauso più entusiasta a quel padrone
che sul momento sta facendo guai,

con preferenza per i baciapile,
gli opportunisti e gli intrallazzatori.
Dall’Andreotti, vecchio eroe civile
a Silvio Berlusconi, il rubacuori,

da Massimo D’Alema al bel Martelli,
da Francesco Cossiga col piccone
a Craxi ed a Forlani, i bricconcelli
che tanti danni han fatto alla Nazione.

Sovente si è applaudito quel Celeste
di ferie ai tropici collezionista,
un anno fa fu oggetto di gran feste
Napolitano in stil cerchiobottista.

Quest’anno tocca ai tecnici ovviamente:
apre il consesso il Messia novello,
apparso per infinocchiar la gente
raccontando che il tempo torna al bello,

che il vero mal son le intercettazioni
e le scuole dei preti avran gli sghei,
meritandosi folli acclamazioni
ed il grande entusiasmo dei babbei.

Dopo di lui è Passera arrivato,
colui che evase per la banca Intesa
e di faccia di bronzo ben dotato
coi perfidi evasori se l’è presa.

In un canto si vede Formigoni,
del malaffar lombardo detto il perno,
che firma ad un bel gruppo di coglioni
il suo recente libro, Il buon governo.

Finanche il Papa è giunto fino a qui,
non Ratzinger che sta cacciando i corvi,
ma Alfonso, il pidiellino che finì
in cella per i suoi trascorsi torvi.

Chi a Rimini nel tredici verrà,
considerati questi precursori?
A indicarlo Napolitan sarà
scegliendolo fra i noti professori.