Roma, 14 nov. (Adnkronos) - "Abbiamo uno slogan nella nostra regione che è 'Umbria, cuore verde d'Italia'. Mi piacerebbe poter lavorare nei prossimi anni con Stefania Proietti per unire l'Europa e l'Umbria e far sì che l'Umbria possa diventare cuore verde d'Europa. Per far questo però bisogna crederci nell'Europa, mentre parte dei partiti che sostengono Donatella Tesei non hanno questa idea dell'Europa, delle sfide che dobbiamo affrontare e vincere tutti insieme, altrimenti perderemo tutti". Così Camilla Laureti, eurodeputata del Pd e responsabile dem per le Politiche agricole e alimentari, intervistata da Adnkronos nell'ambito dello speciale 'Regioni al voto', dedicato al prossimo appuntamento elettorale in Umbria ed Emilia Romagna.
"Ci sono molte opportunità offerte dall'Europa ma bisogna saperle cogliere, avere una visione, una strategia sia sulle emergenze sia sul medio e lungo termine. Ma credo che questo sia difficile dato che l'attuale presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, è in un partito che non crede nell'Europa, che parla di più Italia e meno Europa", ha osservato Laureti. "Stiamo discutendo proprio in queste settimane la nuova programmazione della Politica agricola comune (Pac). Il problema delle aziende agricole - e lo abbiamo visto nelle proteste degli scorsi mesi - riguarda il reddito degli agricoltori. Quindi io credo che la politica agricola comune possa aiutare le aziende se arriva veramente a tutti gli agricoltori della nostra regione. Però, dato che molto spesso non è così, io sono al lavoro al Parlamento europeo per far sì che questo, nei prossimi anni, avvenga", ha aggiunto.
"La nostra regione ha una grande opportunità che però deve essere colta: quando parliamo delle aree interne, parliamo di aree deboli soggette a spopolamento e invece noi dobbiamo investire - ha proseguito Laureti -. Lo abbiamo letto anche nel rapporto di Letta, l'importanza della 'restanza': soprattutto i giovani devono poter scegliere se restare o se partire. Purtroppo, nella nostra regione, negli ultimi cinque anni 15mila giovani hanno lasciato l'Umbria. E allora come aiutiamo le aree interne? Le aiutiamo con un altro dei programmi europei che è la politica di coesione che vale un terzo del bilancio europeo, sono oltre 300 miliardi di euro. Tra l'altro sono al lavoro su questo perché sono nel coordinamento del patto rurale che è un pezzo della visione strategica delle aree interne. Anche qui, però, il punto nodale è che quei fondi devono arrivare in ogni area dell'Umbria e noi, con la regione, dobbiamo lavorare per questo in futuro".
E, per i prossimi cinque anni, la priorità è la sanità, secondo Laureti: "Tesei in questi cinque anni di governo regionale ha smantellato il servizio sanitario pubblico. La nostra era una delle regioni benchmark per la sanità mentre oggi i dati della fondazione Gimbe ci dicono che l'Umbria è tra le peggiori regioni su migrazione sanitaria e quint'ultima su persone che rinunciano alle cure. Il 9,2% degli umbri ha rinunciato a curarsi, la media nazionale è il 7%. Perché dico questo? Dico questo perché per far andare i cittadini verso la sanità privata basta smantellare quella pubblica, invece per fortuna nel nostro Paese il servizio sanitario nazionale è un diritto universale sancito anche dalla nostra Costituzione. Penso, quindi, che votare per Stefania Proietti presidente significhi votare una sanità pubblica che sia un diritto per tutte e per tutti", ha concluso.