Ancora disagi per i pendolari che, dopo lo sciopero dei trasporti di venerdì scorso, giovedì 26 luglio dovranno fare fronte allo sciopero dei treni Trenord, indetto dal sindacato “Orsa”. Lo stop di otto ore è previsto dalle 9.01 alle 16.59. Saranno garantiti i treni che da orario ufficiale partono entro le ore 9 e arrivano a destinazione entro le 10.
Secondo quanto reso noto dalla Trenord, i treni “potrebbero subire ritardi, limitazioni o cancellazioni. Possibili ripercussioni potranno verificarsi, al termine dello sciopero, anche alla ripresa del servizio”.
Per quanto riguarda il Malpensa Express, saranno istituite corse automobilistiche sostitutive in partenza da via Paleocapa (Milano Cadorna) agli stessi orari del treno. All’aeroporto di Malpensa gli autobus si fermeranno nel piazzale del Terminal 1 a fianco dell’Hotel Sheraton, alla fermata della navetta di collegamento tra i due terminal.
Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero verde 800.500.005 dalle 7 alle 21.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro,
svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi
di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi,
interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico.
La pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre dei ricavi limitati.
Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci.
Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana,
fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie
Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te.
Perché il nostro lavoro ha un costo.
Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno.
Ma la pubblicità, in un periodo in cui l'economia è ferma, offre ricavi limitati.
Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it.
Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana.
Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza
Peter Gomez