Un ragazzo di 16 anni è stato trasportato all’ospedale Villa Scassi di Genova, dopo aver bevuto da una bottiglietta acquistata in mattinata da un distributore automatico della sua scuola di Sestri Ponente. Non è in gravi condizioni anche perché ha solo sorseggiato dalla bottiglia, accorgendosi immediatamente di uno strano odore proveniente dal contenitore. Il 16enne dovrebbe essere dimesso domani; gli accertamenti medici hanno escluso complicazioni o danni dall’aver ingerito quella sostanza.

All’interno dell’edificio scolastico sono intervenute le forze dell’ordine che hanno sequestrato la macchinetta degli snack e la bottiglietta da cui ha bevuto lo studente. Gli agenti temono che la bottiglietta sia stata contaminata con della candeggina. Sul caso indaga la squadra mobile di Genova che ha interrogato lo studente e ricostruito quando accaduto. La bottiglietta ha un foro (probabilmente fatto con una siringa). Resta da capire se sia stata sabotata quando era già all’interno del distributore o prima. Il pubblico ministero Biagio Mazzeo ha aperto un fascicolo di reato per avvelenamento di acque e sostanze alimentari e per lesioni personali.

Episodi simili sono accaduti in tutta Italia a partire dal 2003 scatenando una vera e propria psicosi. Nel 2003 il maggior numero di casi, poi a scemare si sono verificati avvelenamenti con le stesse modalità anche nel 2005, nel 2008 e nel 2010. Proprio a Genova il primo dicembre del 2011 è accaduto un caso simile, ma per quell’episodio la Procura ha sottolineato l’assenza di alcun pericolo per l’incolumità pubblica perché l’ammoniaca “è finita nella bottiglia per un fatto accidentale”

 

 

 

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