Chiude la stagione 2011-2012 il “rinato” teatro Duse di Bologna della nuova gestione targata Giovanni e Filippo Vernassa. E lo fa dando spazio ad un classico del teatro di prosa come Questi Fantasmi! di Eduardo De Filippo, interpretato e diretto nella versione voluta da Carlo Giuffré. La celebre piece del drammaturgo napoletano andrà in scena da venerdì 27 a domenica 29 aprile (feriali ore 21 – domenica ore 16)

“Questi Fantasmi!” è il capolavoro del 1945 di Eduardo che ha ottenuto negli anni un eccezionale successo di pubblico in ogni sua versione e fu la sua prima commedia ad essere rappresentata all’estero, a Parigi nel 1955 al Teatro Sarah Bernhardt.

Carlo Giuffrè interpreta il personaggio di Pasquale Lojacono, “anima in pena” che dopo mille mestieri accetta, per sbarcare il lunario, di occupare un palazzo notoriamente abitato da fantasmi, allo scopo di dimostrarne l’abitabilità. Dopo aver parlato con il portiere, che approfittando della presunta presenza di fantasmi ruba indisturbato, Pasquale si imbatte in Alfredo, amante della moglie, e, suggestionato dalla situazione, lo scambia per un fantasma. Pasquale si ferma più volte a conversare con il suo dirimpettaio, il professor Santanna, silenzioso testimone di ciò che accade in casa. Alfredo provvede al mantenimento della coppia con continui regali e Pasquale vive felicemente senza porsi troppe domande. Non sopportando più la situazione d’indifferenza dimostrata dal marito, Maria decide di fuggire con Alfredo. Ma i familiari di Alfredo scoprono il tradimento e corrono da Pasquale per rivelargli l’adulterio: Pasquale, suggestionato, è indeciso se crederli fantasmi o persone vive. Ma…«I fantasmi non esistono… li creiamo noi, siamo noi i fantasmi!» dice Eduardo.

Attore di teatro di grande talento, conosciuto al grande pubblico anche per il suo sodalizio artistico con il fratello Aldo, durante la sua lunghissima carriera Carlo Giuffrè ha interpretato la maggior parte delle commedie napoletane del grande Eduardo, grazie alle quali ha manifestato le sue doti di attore dall’indiscutibile vocazione comica. Dopo essere stato il protagonista memorabile di “Natale in casa Cupiello”, “Il Sindaco del rione Sanità”, “Napoli milionaria!”, “Non ti pago”, ora il grande attore cesella un minuzioso e commovente ritratto di Pasquale Lojacono. Lo stesso Giuffrè guida la Compagnia composta da attori di grande mestiere (Piero Pepe, Maria Rosaria Carli, Claudio Veneziano, Antonella Lori, Giuseppe Piacquadio, Francesco D’Angelo, Pina Perna, Paolo Giovannucci, Antonella Cioli) e ne cura con attenzione e amore la regia.

Giuffré è stato, infine, anche uno dei più importanti caratteristi del cinema italiano tra gli anni cinquanta e sessanta, passando da capolavori come Il ferroviere di Pietro Germi (1956) e Leoni al sole di Vittorio Caprioli (1961), a pellicole più commerciali ma mai eccessivamente scollacciate. La dignità e la raffinatezza con cui ha interpretato qualche titolo di Mariano Laurenti come stesse lavorando sui set di Steno e Dino Risi o Luciano Salce (almeno una dozzina i film con loro) gli ha permesso finire sui sei di artisti del calibro di Liliana Cavani o Sergio Citti. Non ultimo il misurato e magico mastro Geppetto per un Benigni-Pinocchio di cui si sono comunque già perse le hollywoodiane tracce. 

Articolo Precedente

Biacchessi e la sua Orazione civile per la Resistenza. Contro ogni revisionismo storico

next
Articolo Successivo

Cacucci e il nuovo libro: “Metto in discussione il capitalismo con 7 storie di uomini liberi”

next