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Scandalo Lega, Belsito consegna diamanti e lingotti. Mancano ancora 200mila euro

Proprio ieri le Fiamme Gialle si erano recate in via Bellerio nel corso del vertice di partito per acquisire documenti nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci del Carroccio. Ratificata l'espulsione di Rosi Mauro dal gruppo del Senato, dopo quella dal partito per decisione unanime del consiglio federale
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Affiora una parte dei preziosi della Lega ma gli inquirenti cercano ancora 200 mila euro in diamanti. Francesco Belsito, l’ex tesoriere del Carroccio indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per truffa ai danni dello Stato e riciclaggio, ha consegnato 11 lingotti per un peso complessivo di 5 chilogrammi e 11 diamanti in una confezione sigillata alla Guardia di finanza di Milano oltre all’auto Audi A6 che era in uso a Renzo Bossi. La restituzione è avvenuta tramite il suo legale, l’avvocato genovese Paolo Scovazzi.

Il “tesoro” della Lega si trovava a Genova, nel “caveau” di una banca. Ne era custode Belsito che ieri pomeriggio ha inviato il tutto alla sede in via Bellerio a bordo dell’Audi che aveva in uso. L’auto, l’oro e i diamanti sono stati affidati ad un collaboratore della Lega, Paolo Cesati che, al momento della ricezione della vettura con il suo prezioso carico, ha firmato un verbale in presenza dell’ex tesoriere e del suo avvocato difensore e ne curerà la riconsegna al nuovo segretario amministrativo federale.

Proprio ieri le Fiamme Gialle si erano recate in via Bellerio per acquisire documenti nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci. Secondo i pm infatti erano spariti 200mila euro di diamanti e dagli accertamenti risultava che Rosi MauroPiergiorgio Stiffoni e Francesco Belsito ne avrebbero acquistati per 400mila euro coi soldi della Lega. I preziosi sarebbero stati consegnati ai tre tramite l’ex tesoriere, che avrebbe ricevuto 200 mila euro in oro e il denaro sarebbe stato prelevato con operazioni presso la Banca Popolare di Novara e Banca Aletti.

Lo scandalo che ha travolto il partito ha innescato una serie di “passi indietro”. Dopo Umberto Bossi, ora presidente della Lega, si sono dimessi Renzo Bossi e l’assessore della regione Lombardia Monica Rizzi e oggi il Carroccio ha ratificato l’espulsione di Rosi Mauro dal gruppo del Senato, dopo quella dal partito decisa durante il consiglio federale. La leader del Sindacato padano passerà adesso al gruppo misto ma, secondo quanto ha ribadito ieri, non si dimetterà da vicepresidente del Senato. La Lega Nord ora scende a 24 senatori.

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