Un falso ordigno quasi perfetto, preparato da mano esperta, completo di timer e circuiti, ma privo di esplosivo, è stato ritrovato questa mattina all’interno del Tribunale di Velletri, in provincia di Roma. La scatola di cartone avvolta in un nastro adesivo era stata nascosta nel bagno del piano terra dell’edificio, con l’orario di innesco impostato alle 12.

Gli addetti alla pulizia hanno notato un ticchettio proveniente dal bagno dei disabili ed hanno avvisato la vigilanza del Tribunale. Dopo aver verificato la presenza del sospetto ordigno sono intervenuti gli artificieri dei carabinieri di Roma, che hanno fatto evacuare lo stabile. Per aprire la scatola è stata utilizzata una microcarica, fatta esplodere a distanza.

La scatola era stata confezionata da mani esperte nella costruzione di ordigni esplosivi, secondo le prime indiscrezioni. Il materiale sequestrato è stato affidato al Ris per le analisi e la ricerca delle impronte digitali.

Il Tribunale di Velletri è la seconda sede giudiziaria del Lazio dopo quella di Roma, sia per il numero di abitanti della zona che per il peso dei fascicoli trattati dalla Procura, guidata da Silverio Piro, magistrato con un passato alla Dda di Roma e di Bologna. Tra i processi più importanti in corso c’è il giudizio di primo grado contro i presunti affiliati alla cosca di ‘ndrangheta dei Gallace Novella, attiva nella zona di Anzio e Nettuno. Pochi giorni fa ad Anzio l’abitazione del vice sindaco era stata colpita da sei colpi di pistola, un episodio giudicato sicuramente intimidatorio dalle forze dell’ordine. Per il processo contro la cosca dei Gallace Novella è prevista la camera di consiglio e la sentenza nei prossimi mesi, dopo un dibattimento durato cinque anni.

Nella zona di competenza del Tribunale di Velletri sono stati poi eseguiti negli ultimi anni diversi sequestri di beni ad esponenti della Camorra e della ‘ndrangheta. Nel corso dell’operazione Arcobaleno della Dda di Napoli nella città di Lariano, a una decina di chilometri da Velletri, la Guardia di finanza sequestrò due anni fa una palazzina di una ottantina di appartamenti riconducibile al gruppo dei Mallardo. Recentemente il procuratore di Velletri Silverio Piro aveva elencato le priorità della procura: l’espansione urbanistica e la gestione dei rifiuti. Sul tema dei reati ambientali la Procura sta conducendo da diversi mesi una serie di delicate indagini sulla gestione dei rifiuti urbani.

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