Nevica da ormai 4 giorni in Regione e i disagi aumentano. In Romagna dove anche oggi sono caduti altri 20 centimetri di neve, i supermercati stanno terminando le loro scorte e di nuovi rifornimenti non se ne parla, visto che i prefetti hanno disposto lo stop temporaneo della circolazione dei tir.

A mettere in difficoltà i supermercati è stata la congiuntura tra le attuali condizioni meteo e le proteste degli autotrasportatori di una decina di giorni fa, che hanno portato al blocco dei camion. L’emergenza è destinata ad aumentare di ora in ora visto che alcune aree della regione sono pressoché irraggiungibili. In crisi sono i Comuni e le frazioni dell’alta Valmarecchia, al confine tra Romagna e Marche. Ben 500 le famiglie isolate, di cui molte senza luce da giorni.

Gli scaffali semivuoti del Conad di Novafeltria raccontano di un paese inaccessibile ai mezzi della grande distribuzione. “L’ultimo carico di merce è avvenuto mercoledì–afferma una dipendente. Frutta e verdura sono finite. Normalmente ce le procuriamo dal nostro magazzino di Forlì, ma in questi giorni non abbiamo neanche trasmesso l’ordine. I camion infatti non riuscirebbero ad arrivare fin qui, visto che noi non siamo sulla statale, che è praticamente l’unica strada percorribile. Il latte fresco manca già da alcuni giorni e questa sera avremo finito anche la carne”. In paese la situazione non è diversa: i fornai stanno esaurendo le scorte di farina per fare il pane.

Nella Romagna occidentale, a Faenza, la situazione è migliore, ma non di molto. Le scorte iniziano a scarseggiare anche nei supermercati della città manfreda. Il grande Conad Filanda, va avanti con i pochi prodotti stoccati. Al Conad Arena qualche camioncino della piccola distribuzione è arrivato, ma “basterà appena per fronteggiare l’assalto del sabato –ci dice l’addetto all’ortofrutta. Domenica siamo chiusi e per  lunedì non possiamo che sperare che le nevicate cessino e ci possano di nuovo consegnare la merce”.

Neve e ghiaccio ostacolano la distribuzione di tutti quei prodotti che vanno dal campo alle tavole dei consumatori, grazie al trasporto su gomma. Da un monitoraggio di Coldiretti su scala nazionale emerge che 50 mila tonnellate di prodotti deperibili tra latte, fiori, frutta e verdura, sono ferme a causa delle condizioni del tempo. Lasciare che tutti questi prodotti deperiscano nei magazzini senza poter essere venduti, provocherà danni per 200 milioni di euro circa alle imprese agricole. Ad essere maggiormente in difficoltà sono quelle delle aree interne o di montagna e allora i contadini, per uscire dall’isolamento si sono messi al lavoro anche con i loro trattori, attrezzati a mezzi spalaneve, per liberare le strade.

Quando l’emergenza sarà rientrata i consumatori potrebbero trovare il banco ortaggi ancora sguarnito: c’è il rischio infatti che le temperature assai rigide che si stanno verificando facciano seguire alla neve le gelate.

Articolo Precedente

Neve, è stato d’emergenza: la Regione stanzia 2 milioni di euro. Bologna: arriva l’esercito

next
Articolo Successivo

Tavolo al ministero: “Solite promesse. Ma il gioco lo conduce Golden Lady”

next